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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Albano, inceneritore: sulla convenzione Coema-Gse tutto rimandato a settembre

I vertici del Ministero dello Sviluppo economico hanno incontrato una delegazione del Comitato No Inc di Albano rimandando a dicembre eventuali decisioni sul futuro dell'inceneritore di Roncigliano

Almeno fino a settembre si può tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda il possibile avvio dei lavori della costruzione dell'inceneritore di Albano: questo in poche parole il risultato dell'incontro tra i vertici del Ministero dello sviluppo econonomico e una delegazione del Comitato No inc, tenutesi stamane.

I militanti No Inc hanno incontrato il capo del Dipartimento per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero per lo Sviluppo Economico, Leonardo Senni, e il vicedirettore del Dipartimento, Giampiero Castano per illustrare loro come a loro avviso i termini di legge per l’accesso ai fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi, per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Roncigliano sono ampiamente scaduti.

Il Comitato dovrà ora depositare formalmente presso il protocollo del Ministero, un’istanza contenente tutte le leggi europee e nazionali, le convenzioni, le sentenze, i dati e documenti citati durante l'incontro di oggi che verrà replicato nel mese di settembre. Proprio questa data fa bene sperare in quanto Leonardo Senni del Ministero ha rassicurato i militanti No Inc che fino alla data del prossimo incontro non vi sarà, da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico, alcuna decisione in merito all’annullamento o al rinnovo della famigerata convenzione Coema-Gse che dovrebbe fornire il supporto economico pubblico alla costruzione dell'impianto.

Intanto ieri alla vigilia dell'incontro Ministero-Comitati i sindaci di bacino che sversano i loro rifiuti a Roncigliano hanno inviato una lettera al Ministro Zanonato per chiedere di non ratificare l’accordo economico tra il GSE (Gestore Servizio Elettrico) e il Consorzio Coema: "Come Sindaci di questo territorio, indipendentemente dalle appartenenze politiche, ci stiamo battendo contro la costruzione di questo impianto che riteniamo nocivo e inutile".

La lettera dei Sindaci mette in luce come la convenzione preliminare tra Gse e Coema del 2009 aveva come presupposto la cantierizzazione di un lotto di terreno interno alla discarica per la costruzione della centrale elettrica. Tale cantierizzazione non è mai avvenuta come verbalizzato dalla Polizia Municipale di Albano in più occasioni.

I Primi Cittadini lanciano infine un appello al Ministro: "Siamo qui a chiederle che dia disposizioni affinché la convenzione preliminare con il Gse e Coema non venga rinnovata (atto che di fatto sancirebbe l'inizio reale della costruzione dell'impianto) e che, se possibile, tali fondi vengano destinati ad investimenti sul territorio per il recupero e riciclo delle materie prime anche tramite processi industriali a freddo". Fino a settembre cittadini e sindaci pare possano stare tranquilli.

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