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Sabato, 20 Aprile 2024
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Albano, Marco Silvestroni: "Aria nuova con la mia candidatura a sindaco"

Marco Silvestroni, cinque anni fa, fu lo sfidante del sindaco Nicola Marini. Si ripresenta anche nel 2015 con una nuova coalizione di liste civiche e punta ad aumentare il suo 47% di consensi ottenuto nella sua prima campagna elettorale da candidato sindaco

Fratelli D'Italia, Il Cigno, Movimento Nuova Era, Noi Con Salvini, Gente Libera, Pavona, Albano Giovane, Lista Albano, Territorio e Partecipazione: sono queste le 9 liste che compongono la coalizione che sostiene Marco Silvestroni in questa nuova campagna elettorale da candidato sindaco di Albano. Cinque anni fa fu lo sfidante diretto di Nicola Marini in una competizione elettorale che vedeva solamente 3 candidati. Nel 2015 è cambiato l'assetto politico e la campagna elettorale è piena di aspiranti sindaco. Con Marco Silvestroni parliamo di questa sua seconda esperienza da candidato sindaco.

5 anni fa lei era candidato come sindaco per una coalizione unitaria di centro-destra come sfidante principale dell'attuale sindaco Nicola Marini. Dopo cinque anni si candida di nuovo sostenuto da una serie di liste civiche. Come affronta questa nuova campagna elettorale da candidato sindaco?

Le affronto con senso di responsabilità, ottimismo e un entusiasmo enorme, alimentato ogni giorno dalla tanta gente che mi segue e dal mio staff. Rispetto a cinque anni fa sento un aria diversa intorno alla mia figura e vedo negli occhi delle persone una feroce voglia di cambiare. Cambiare in senso ampio e non solo un'amministrazione che, almeno io, ma non solo io, reputo fortemente deficitaria per quanto (non) fatto in questi anni di governo.  L’ultima volta ho ricevuto il consenso di un 47% di elettori che mi avrebbe voluto sindaco, e questa percentuale non comprendeva l’appoggio di quel Cigno che oggi è mia graditissimo e importantissimo compagno di viaggio. Farò meglio, faremo meglio di quel 47% siatene certi! Oggi il sottoscritto rimane l’unica vera alternativa al quel centro – sinistra di governo che tanta delusione ha lasciato nella bocca dei cittadini.

Se dovesse descrivere la coalizione che la sostiene, quali le caratteristiche principali?

Mi ritrovo a guidare una coalizione che non possiede nessuna connotazione ideologica; il suo unico riferimento è rappresentato dalla gente e dalla voglia di cambiamento che questa gente incarna. Una coalizione di liste civiche che si raccolgono spontaneamente e che mi onorano della loro scelta come candidato sindaco. Dentro questa coalizione disoccupati, anziani, tanti giovani, tantissime donne. Siamo “le persone”, siamo “i cittadini”. Lontani miglia dai giochetti di potere e gli inciuci da tavolino. Queste persone chiedono, a gran voce, una accelerazione, vogliono una politica diversa e diversi interpreti. Hanno scelto me per rappresentarli e questo mi rende orgoglioso. Ci tiriamo fuori dalle logiche vecchie dei fogliettini e interpretiamo il nostro ruolo in modo moderno: progetti, programmi e azione. Non abbiamo la lampada di Aladino e non trasmetteremo cose prese dal libro dai sogni. Noi le cose vogliamo farle davvero e, per farle davvero, dobbiamo dire alle persone le difficoltà oggettive che ci attendo e, dentro queste difficoltà, tirar fuori tutto quanto possibile per migliorare la situazione della città e di coloro che la abitano. Ce la faremo.

Negli ultimi cinque anni lei è stato un consigliere di opposizione. Quali le principali critiche alla giunta Marini?

Difficile non dare un giudizio negativo sulla giunta Marini. Disattese tutte le promesse elettorali, programma presentato a suo tempo azzerato dalla necessità di tenere in piedi una maggioranza sempre in bilico e ostaggio dei soliti noti. In pratica non ha mai amministrato e questo, se si gira per la città, si nota in maniera evidente. Il Sindaco Marini basa molto della sua campagna per la rielezione sul tema “ho sistemato un bilancio disastroso”. Bene, allora perché è dovuto ricorrere all’utilizzo del fondo di riserva del Comune (normalmente impiegato per emergenze) per pagare le bollette della luce pubblica nel mese di Dicembre? Da questo si deduce che il bilancio comunale è disastroso, esattamente come quello delle società partecipate.

Trai temi più importanti affrontati come candidato sindaco c'è quello della sicurezza. Albano negli ultimi mesi ha visto un intensificarsi dei furti nelle abitazioni. Quali le vostre posizioni per un maggior controllo del territorio?

Sul tema della sicurezza abbiamo già avuto modo di dibattere che non si tratta di enfatizzare le situazioni drammatiche quali quelle degli ultimi giorni, dalle rapine al centro storico di Albano alle attività commerciali che si trovano sulla Nettunense, ma di mettere in campo politiche sulla sicurezza che siano in grado di gestire quotidianamente e contrastare l’aumento di reati. Furti, rapine, scippi e violenze di ogni genere, costellano le cronache dei nostri giorni trascinando il nostro territorio in un clima di costante insicurezza e degrado.

Le nostre intenzioni  sono chiare, e  non ci faremo certo fagocitare da ipocrisie e richiami senza senso o dalla tentazione di fare allarmismi inutili. L’allarme è reale e percepito da tutti come tale. Le soluzioni sono la sottoscrizione dei patti per la sicurezza promossi dal ministero dell’Interno, incrementare la video sorveglianza con piattaforme comuni e accessibili per tutte le forze di polizia, le pattuglie miste tra Polizia Locale e le altre forze dell’ordine e l’istituzione delle associazioni di osservatori previsti dalla legge denominata “pacchetto sicurezza”, oltre ad approvare subito in consiglio comunale  un regolamento di sicurezza urbana.

Primi 100 giorni di amministrazione: cosa farà Silvestroni Sindaco?

I primi 100 giorni saranno dedicati a far diventare concreti gli impegni sulla sicurezza oltre che a valutare soluzioni accettabili per i lavoratori delle società partecipate, e ad approvare un bilancio entro settembre 2015, prevedendo un maggiore stanziamento di fondi da destinare alle famiglie in crisi, che non saranno lasciate sole; queste somme costituiranno un concreto aiuto per i nuclei familiari e non sono certo i 75, 100 e 300 euro che al limite del voto di scambio, per i mesi di aprile maggio e giugno l’amministrazione Marini sta dando a molte famiglie di Pavona; somigliano molto agli 80 euro di Renzi prima delle Europee. I cittadini non vanno umiliati, ma vanno aiutati con interventi strutturali. Ci deve essere giustizia non clientelismo. 

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