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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Inceneritore, Cerroni: "Le interviste al Comitato No Inc ledono la mia dignità"

L'avvocato Manlio Cerroni non ha gradito una recente intervista del referente del Comitato No Inc di Albano e ha minacciato azioni legali nei confronti della testata Eco 16 che da sempre dà spazio alla battaglia contro l'inceneritore

Ormai di pari passo con la questione della nuova discarica di Roma si muove anche il tema della costruzione dell’impianto di termovalorizzazione di Albano. Se è dei giorni scorsi la notizia dell’apertura di un’inchiesta presso la procura di Roma per plagio dei brevetti inerenti il progetto dell’impianto, oggi Manlio Cerroni, il magnate dei rifiuti del Lazio, ha scritto la lettera a un giornale locale di Ariccia, Eco 16, per protestare e avviare le vie legali per un’intervista a Daniele Castri, referente legale del Comitato No INC.

Nell’intervista Daniele Castri definisce la costruzione degli impianti di incenerimento "un vantaggio" solo per determinate lobby che allungano “i propri tentacoli” nella politica e nella pubblica amministrazione. Come non dimenticare il fuorionda di Report in cui lo scomparso Mario di Carlo, parlava “di banchetti alla coda alla vaccinara”, banchetti che per Castri ancora non sono terminati tra Manlio Cerroni e referenti della Regione Lazio.

Queste affermazioni hanno fatto montare su tutte le furie Manlio Cerroni che le ha definite in una lettera inviata allo stesso Castri “lesive della mia reputazione, del mio onore, della mia identità personale, della mia stessa dignità”. Cerroni chiede di valutare nei fatti con dati e cifre il lavoro che con le sue società svolge da anni per Roma e il Lazio.

Cerroni ha quindi richiesto un’intervista al giornale ariccino, ma con la clausola di dare lui stesso insieme al suo staff il via alla pubblicazione prima che lo faccia la direzione del giornale, minacciando di agire alle vie legali.

Alla lettera ricevuta il referente legale del No Inc, Daniele Castri ha reagito con una contro lettera necessaria a suoi dire per evitare ogni tipo di imbavagliamento dell’opinione pubblica: “ E’ questo, a mio avviso, un tentativo palese e smaccato di condizionare non solo il movimento No Inc e la stampa ma, anche, cosa inaccettabile, l’opinione pubblica”.

“Evidentemente Cerroni non gradisce la credibilità – continua Castri - e lo spazio che il movimento ha conquistato sul territorio. Nessuno però, ai Castelli Romani, è disposto a farsi spaventare o, tanto peggio, imbavagliare! Ho pensato, così, non solo di rispondergli con una lettera aperta ma anche di porgergli, contestualmente, a nome mio e del No Inc, una serie di domande “scottanti” inviate, per conoscenza, anche alle Procure di Roma e Velletri”.

“Tra queste alcune sono inerenti, ad esempio, le modalità con cui la Pontina Ambiente ha ‘convinto’, tanto per usare un eufemismo, gli allora dieci sindaci nel Luglio 2007  dei Castelli Romani - e poi, subito dopo, il Commissario Marrazzo – ad approvare il progetto dell’Inceneritore e del VII invaso. Altre, invece, sono relative alla recentissima indagine sull’inceneritore di Albano aperta dalla Procura di Roma. Ed, infine, l’ho invitato formalmente – a nome mio e del No Inc - a partecipare ad un dibattito pubblico da tenersi sotto la sede del Comune di Albano, in piazza della Costituente, dove i rappresentanti del movimento vorrebbero, davanti ai cittadini, porgergli un’infinità di domande. Cerroni accetterà?”.

Staremo a vedere se l’avvocato Manlio Cerroni deciderà di accettare l’invito e confrontarsi per la prima volta faccia a faccia con una popolazione e tanti cittadini che vivono intorno alla discarica e al futuro inceneritore e non sempre far parlare a suo posto le lettere e le diffide degli avvocati.

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