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Il Presidente Nicola Zingaretti: "L'inceneritore di Albano non serve"

A dichiararlo è stato il Presidente della Regione Lazio audito nella giornata di ieri dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie che non ritiene necessario costruire un nuovo impianto di termovalorizzazione

“Dalla proiezione dei dati in nostro possesso l’impianto di gassificazione, il termovalorizzatore di Albano, autorizzato e mai realizzato, a nostro giudizio non serve alla chiusura del ciclo dei rifiuti, che invece ha raggiunto un suo equilibrio. Rispetto a questo punto abbiamo comunicato in queste ore al ministero dell’Ambiente la nostra opinione fondata sui dati disponibili allo stato attuale”. 

Queste sono le parole del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ieri è stato audito dalla commissione parlamentare sulle Ecomafie in merito anche ai decreti attuativi dello Sblocca Italia in cui nell'elenco degli inceneritori da portare a completamento risulta esserci anche quello di Albano, la cui costruzione non è mai iniziata. Sulla volontà di dire stop all'impianto di Roncigliano Zingaretti lo aveva già espresso mesi fa, presentando le linee guida del futuro piano rifiuti del Lazio.

Il Presidente Zingaretti disegna per la sua regione un piano rifiuti basato sul riciclo e la raccolta differenziata senza grandi discariche, ma con piccoli impianti destinati al recupero: “Per il triennio 2014-16 abbiamo stanziato quasi 105 milioni sulla differenziata. In totale dunque sono stati destinati all’aumento della differenziata circa 185 milioni di euro, di cui circa 100 già erogati. Dei 185 circa 74 sono destinati a Roma Capitale, a cui sono stati già trasferiti circa 44 milioni. Questa forte immissione di risorse ha determinato un aumento significativo della raccolta differenziata e della diminuzione di quasi il 50% delle tonnellate di rifiuto conferito",  ha spiegato il Presidente.

"Le attuali stime descrivono un quadro estremamente positivo: il dato della differenziata si sta consolidando dal 26% del 2013 al circa 40% del 2014, che determina un ulteriore notevole riduzione di conferimenti residuali in discarica. L’azione programmatoria sta contribuendo a realizzare la normalità”, ha concluso Zingaretti.

Sulle parole del Presidente Zingaretti ha espresso perplessità la Senatrice del Movimento 5 stelle Elena Fattori: "Personalmente non mi fido e mi sembra una posizione verbale non sostenuta da atti concreti solo per fare del populismo rispetto ai decreti attuativi dello Sblocca Italia che mettono l’inceneritore di Albano tra gli impianti strategici. Non mi fido perché nella stessa audizione giustifica la concessione di autorizzazioni per impianti di compostaggio senza specificare se aerobico o anaerobico. Non mi fido perchè la Regione Lazio nicchia da anni su un piano rifiuti da noi richiesto a gran voce ma che oggi è assente".

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