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Roncigliano: i cittadini vanno a prendere il sindaco a casa e lo portano davanti alla discarica

A causa della puzza proveniente dalla discarica alcuni cittadini hanno prelevato il sindaco dalla sua abitazione per portarlo davanti al sito. Intanto in Senato il M5s interviene sul caso "puzza"

Ancora cattivo odore nauseabondo davanti alla discarica di Roncigliano e ancora sit-in spontanei di cittadini davanti agli ingressi del sito di smistamento di rifiuti gestito dalla Pontina ambiente di Manlio Cerroni.

Ieri notte 200 militanti e residenti della zona si sono recati davanti la casa del primo cittadino di Albano Nicola Marini per chiamarlo e invitarlo a recarsi alla discarica. Il sindaco non era presente in casa, dove vi erano solo moglie e figli, ed è stato atteso in via Rufelli fino al suo ritorno dopo un impegno istituzionale. In tarda serata dopo un confronto il sindaco si è recato insieme al vice-sindaco davanti alla discarica.

Nicola Marini, pur condividendo le preoccupazione per il cattivo odore della discarica, ha espresso la sua rimostranza nei confronti di un'azione lesiva della privacy sua e soprattutto della sua famiglia: "Non posso assolutamente comprendere né giustificare come queste manifestazioni possano invece toccare la mia famiglia e la mia abitazione privata, oltretutto senza che io fossi presente. Come sindaco non mi sono mai sottratto al confronto anche critico ma trovo inaccettabile che non si abbia rispetto per la mia famiglia e i miei figli, estranei alle dinamiche politico amministrative, che sono rimasti a dir poco scossi da quanto accaduto".

La presenza di un primo cittadino durante una protesta è di sicuro un segno politica di vicinanza per una battaglia, ma quello che conta sono anche gli atti amministrativi con cui un'istituzione si muove: a seguito della richiesta del Comune di Albano, la Regione Lazio competente per legge degli impianti di trattamento dei rifiuti predisporrà a stretto giro un'ispezione per verificare lo stato della discarica, che da due mesi riceve anche i rifiuti di Roma.

Visto il cattivo odore la discarica non può essere chiusa, si chiedono in molti? Un'ordinanza urgente di chiusura della discarica per questioni di salute urbana non comprovata da dati oggettivi potrebbe portare il Comune a una nuova causa con la società che gestisce la discarica stessa: già più di dieci anni fa venne emessa un'ordinanza di chiusura della discarica non suffragata da dati e a distanza di anni l'amministrazione comunale si è trovata a dover risarcire i danni per quella chiusura, milioni di euro che ora gravano sulle casse comunali.

Intanto in Parlamento la Senatrice del Movimento 5 stelle, Elena Fattori, è intervenuta in aula proprio sul caso della "puzza" di Roncigliano mettendo a conoscenza il Senato dei malanni dei residenti e delle proteste di questi giorni, chiedendo chiarimenti sulla gestione della discarica e sul trattamento dei rifiuti a Roncigliano.

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