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Albano e Velletri: due comuni stesso obiettivo, no alla discarica

In queste settimane i due comuni dei Castelli Romani sono uniti dalla comune battaglia: evitare la riapertura delle discariche sui loro territori

Roncigliano e Lazzaria sono i due quartieri delle città di Albano e Velletri uniti da una comune battaglia a difesa del territorio e dell'ambiente: scongiurare l'apertura della discarica.

Quella di Roncigliano chiusa ormai da anni causa incendio potrebbe tornare in funzione nella parte dell'impianto di trattamento dei rifiuti, a seguito di un'autorizzazione quasi a sorpresa rilasciata dalla Regione Lazio, mentre a Velletri è stato riproposto il progetto di un'area di smaltimento dei rifiuti già bocciata in passato.

Ironia della sorte i due comuni di Albano e Velletri, in caso di riapertura delle discariche, non dovranno gestire i propri rifiuti avendo avviato da anni la raccolta differenziata porta a porta con percentuali vicine all'80%.

No unanime alla discarica da parte del Consiglio comunale di Velletri

Nella seduta del Consiglio Comunale di Velletri del 18 novembre è stato approvato all'unanimità senza divisioni di colore politico un ordine del giorno di netta contrarietà al progetto della discarica di Lazzaria.

"Ho ribadito in Consiglio comunale la mia netta contrarietà alla realizzazione della discarica in contrada Lazzaria proposta da Ecoparco - ha dichiarato il sindaco di Velletri Orlando Pocci - Stiamo lavorando sulle osservazioni e faremo ogni possibile ricorso per evitare una tale scempio sul nostro territorio".

Ad Albano chiesta la revoca della Determina Regionale per il ripristino del TMB di Roncigliano

Il Sindaco Nicola Marini e il Dirigente Tecnico del Comune di Albano Laziale, con separate note, ognuno per la propria competenza, a seguito della Determina Regionale n. G14894 del 30 ottobre 2019 con cui di fatto si autorizzano i lavori di ripristino dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico dei Rifiuti in località Roncigliano, hanno richiesto alla Regione Lazio di valutare “l’annullamento in autotutela” del documento, alla luce di “evidenti incongruenze con possibile difetto di legittimità”.

Le missive, inviate anche al Prefetto di Roma Dottoressa Gerarda Pantalone, rimarcano come la Determina “sconfessi i contenuti, peraltro largamente condivisibili, della precedente nota regionale che confermava l’originaria scadenza del 13 agosto 2019 dell’AIA” e disponga “l’archiviazione del procedimento di riesame dell’AIA, avviato dall’autorità competente, i cui termini sono stati interrotti a seguito dell’incendio che ha colpito l’impianto TMB nel giugno 2016, senza nessuna ulteriore relazione di autocontrollo e monitoraggio, atte a dimostrare che il sito è sotto controllo e non costituisce un pericolo per la salute e l’ambiente”.

 Inoltre nell’atto regionale è assente qualsiasi tipo di “valutazione e/o riferimento in ordine alla necessità di preventive ed indispensabili attività di bonifica del sito di Roncigliano” si legge ancora nella lettera. Altresì, l’Amministrazione Comunale ha già in corso la procedura per predisporre apposito ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio, avverso la Determina Regionale soprarichiamata in caso la stessa non venga revocata.

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