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Funerali Priebke, la rabbia di Albano: calci e pugni alla bara

Pomeriggio movimentato ad Albano. Al funerale dell'ex Ss numerosi cittadini hanno protestato "aggredendo" il carro funebre al grido di "siamo tutti antifascisti"

Insulti e aggressioni ai preti. Calci e pugni al carro funebre. Due "schieramenti" distinti, divisi. Da un lato manifestanti con striscioni e bandiere rosse. Dall'altro alcuni "simpatizzanti" nazisti che hanno voluto salutare per l'ultima volta "il Capitano". Teatro dell'ultimo saluto a Priebke la cittadina di Albano, nel cuore dei Castelli dove i lefebvriani si sono offerti di ospitare e celebrare il rito presso il convento di Pio X.

E' bastato il trapelare della notizia per scatenare l'insurrezione ad Albano i cui cittadini, prima dell'arrivo della bara, hanno protestato davanti alla Chiesa con lo striscione "Priebke Boia" al grido di "portatelo in discarica". A nulla è valsa l'ordinanza firmata dal sindaco Marini che vietava il passaggio della salma dell'ex SS nel paese dei Castelli. Pochi minuti dopo, infatti, la decisione del primo cittadino è stata annullata da un'ordinanza firmata dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che autorizzava il funerale.

Inutili quindi i tentativi di Marini che aveva spiegato: "Non vogliamo che i funerali di Priebke si svolgano qui nel nostro comune. E' una ferita lacerante. Sicuramente non consentiremo la tumulazione, visto che è di nostra competenza". Per il funerale, invece, c'è stato poco da fare.

VIDEO - L'ASSALTO ALLA BARA

Ad offrire ospitalità sono stati i lefebvriani con un rito privato da officiarsi all'istituto Pio X. A celebrare don Pierpaolo Petrucci. Ancora mistero, invece, sul luogo dove sarà seppellito Priebke con il sindaco di Albano, Nicola Marini, che ha escluso categoricamente l'ipotesi di accogliere la salma dell'ex SS. A questo punto appare sempre più probabile che "il boia" venga cremato, probabilmente a Roma.

Funerali Priebke, scontri ad Albano | Infophoto

"Non sappiamo dove sarà seppellito Priebke e comunque non abbiamo un cimitero - avevano chiarito i lefebvriani, che poi avevano spiegato - Il funerale non è una nostra iniziativa: l'avvocato di Priebke ha chiesto se c'era la disponibilità e noi l'abbiamo data".

Una disponibilità che, come preventivabile, ha scatenato numerose polemiche. "Ce le aspettiamo, ma per noi non c'è nessun risvolto, è una celebrazione religiosa per un cristiano: funerali, benedizione della salma, tutto in forma privata, basta" ha provato a spegnere il fuoco un collaboratore di don Petrucci.

I FUNERALI SOSPESI PER LE INFILTRAZIONI DI ESTREMISTI DI DESTRA

L'esponente del gruppo ultra-tradizionalista aveva poi risposto all'obiezione al canone 1184, citato dal Vicariato per motivare il proprio diniego di esequie pubbliche, che stabilisce il divieto ai funerali cristiani per coloro che non si siano pentiti prima della morte e che coi loro peccati manifesti possano dare "pubblico scandalo ai fedeli". "Dovrebbero guardarsi loro dal dare scandalo visto che Bagnasco ha dato la comunione a Luxuria, questo è peggio".

GLI SCONTRI: DUE FERMATI

Di diverso avviso, evidentemente, la comunità ebraica di Roma che per bocca del suo presidente, Riccardo Pacifici, aveva attaccato: "I Lefebvriani ci sono ostili, nulla di nuovo. Sono una setta ostile che si rifà alla teologia preconciliare, che vuole relegare gli ebrei nell'accusa di deicidio".

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