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Albano: ostello della gioventù, dopo il servizio del Tg1 interviene il Sindaco

Ieri sera il Tg1 si è occupato del caso delle famiglie che da 15 anni vivono "provvisoriamente" nell'Ostello della gioventù di Albano

Ieri sera un servizio del Tg1 si è occupato del caso delle famiglie di Albano che da oramai 15 anni vivono nella struttura dell'Ostello della gioventù di via Piano delle grazie, in attesa dei lavori di messa in sicurezza degli alloggi popolari in cui vivevano in precedenza.

Il Sindaco Nicola Marini, che non ha potuto prendere parte al servizio del tg nazionale, ha inviato una nota alla redazione del TG1 in cui vengono chiariti i fatti riguardanti le famiglie dell'ostello.

La storia delle famiglie dell'Ostello della gioventù inizia nel 2000 quando segnalano alcune problematiche negli alloggi popolari in cui vivono in Via Vascarelle che vengono presto dichiarati inagibili e per questo sgomberati.

Le nove famiglie vengono quindi alloggiate in via emergenziale secondo i termini previsti anche dalla legge nell'ostello della gioventù, allora da poco ristrutturato con i finanziamenti del Grande Giubileo.

Nel frattempo in questi 15 anni gli alloggi di Via Vascarelle non vengono ristrutturati se non parzialmente, fino all'approvazione del nuovo Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2014 – 2016 in cui sono stati stanziati 340mila euro. Attualmente è in corso la gara pubblica per l'avvio dei lavori.

"Una volta completato l’intervento, gli alloggi di via Vascarelle potranno essere di nuovo consegnati ai legittimi assegnatari, liberando così l’immobile dell’ostello che potrà tornare al suo utilizzo originario", spiega il primo cittadino.

"In base a relazioni informali avute dagli uffici, possiamo confermare che ad alcune persone, in via assolutamente eccezionale, è stata data una soluzione abitativa nell’ostello, proprio alla luce della specifica condizione sociale - continua il sindaco Marini - Si fa presente che gli uffici comunali, Patrimonio e Servizi Sociali, si faranno carico delle varie problematiche, nella consapevolezza che situazioni di disagio, a volte molto gravi, sono purtroppo numerose e spesso non si è in grado di dare risposta a tutti".

"Verranno adottati criteri oggettivi di valutazione delle singole situazioni che si baseranno sulle reali esigenze emergenziali e non sulla capacità dei singoli di 'creare il caso' - conclude il primo cittadino - La volontà della nostra Amministrazione è quella di tutelare tutti i cittadini allo stesso modo, in particolare quelli che versano in condizioni sociali di grande sofferenza, abitativa e non".

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