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Claudio Visconti: "Con me Monte Compatri non sarà più ostaggio dei politicanti"

Cluadio Visconti è il candidato sindaco della lista "Monte Compatri Tricolore" che si presenta con la volontà di rompere con il sistema politico che ha amministrato fino ad oggi la cittadina

Claudio Visconti è il candidato sindaco della Lista Monte Compatri Tricolore, nelle scorse settimane la sua lista era stata coinvolta in un acceso dibattito con l'attuale maggioranza guidata dal Sindaco De Carolis, con botte e risposte a suo di comunicati stampa

Candidato Visconti come nasce la sua candidatura a sindaco e la lista che la sostiene, Monte Compatri Tricolore?

La passione per la politica l’ho avuta fin da ragazzo. Solo da pochi anni, tuttavia, grazie a una raggiunta tranquillità del mio status sociale e familiare, ho la possibilità di dedicarmi alla cosiddetta politica attiva, che per me è essenzialmente “politica di servizio”: servizio verso i miei simili e, nello specifico, i miei compaesani. I figli oramai adulti e laureati e una conquistata stabilità economica familiare mi permettono oggi di mettere a disposizione dei miei concittadini l’esperienza di vita che in quasi sessanta anni ho maturato.

Questa determinazione di voler porre a servizio di Monte Compatri la mia persona e la squadra che ho predisposto è emersa con forza proprio nel constatare quanto, specie negli ultimi anni, il paese in cui sono cresciuto e che amo, e la vita che in esso si svolge, siano in condizioni di generale degrado. La nostra lista, quindi, è una forza che viene dal basso, da gente comune che non è né organizzata e assoggettata ai diktat delle congreghe affaristiche o dei partiti  o peggio dei feudatari locali (vedi Astorre/Bassani) né espressione limitata di una pseudo democrazia tecnologica da “video/tastiera/poltrona” che non vive, non conosce il tessuto sociale che ambisce a governare (né è da esso conosciuta), come Masi del M5S.

Cosa contestate alla classe dirigente che ha amministrato Monte Compatri negli ultimi dieci anni?

La convinzione di “scendere in campo”, da parte mia, si è sempre più rafforzata – e in particolar modo in questo periodo preelettorale – nel registrare il malcontento che molti amici e compaesani mi esternano e segnalano nei confronti dello svolgersi della vita comunitaria, soprattutto per ciò che attiene in primis ai servizi pubblici come pulizia, scuole, tutela dell’ambiente. Voci di malcontento che denunciano spesso il clima di consorteria che caratterizza la condotta degli amministratori (non di rado anche in una inquietante commistione tra maggioranza e minoranza).

Personaggi che non denotano certo – pur essendo molti “uomini di legge” – rispetto e osservanza delle regole del vivere civile (il ridicolo balletto di De Carolis che esce dalla porta, perché fortunatamente obbligato dalla legge, per rientrare dalla finestra è un’evidente offesa all’intelligenza degli elettori), né sufficienti attenzioni per un sereno progresso civico-sociale e per un’adeguata tutela ambientale. Una condotta amministrativa, insomma, un po’ alla vecchia e deleteria maniera, de “il Palazzo è cosa nostra”.

Ovviamente, in questo stato delle cose, poiché comunque questi signori sono stati regolarmente eletti all’epoca, ci rivolgiamo all’elettorato più attento, a quello deluso da una tal condotta, non necessariamente schierato o “intruppato”; alle elettrici e agli elettori a cui sta a cuore il paese e quindi l’affidabilità del programma con il quale la lista si presenta e, ancor più, quella delle persone che, candidandosi, quel programma supportano e propongono. 

La lista Nuovi Orizzonti vi ha definito come una "lista civetta" creata ad hoc per intercettare e spostare voti nel centro destra. Come rispondete?

Purtroppo, nell’ambito della più becera “politica alla paesana” (nell’accezione deleteria del termine) che questi signori riescono a saper fare, invece che confrontarsi sulle idee, sui programmi, sulle azioni da intraprendere per il bene comune, ci si impegna a diffondere menzogne e a insinuare falsità. Non solo, infatti, si vocifera la storia della lista civetta – asserzione ripresa dalla stampa locale che, su mia pressione, ha dovuto rettificare,  ma se ne dicono tante altre, e sempre infondate, anche su di me e sui candidati della lista.

Ma voglio rispondere con una semplice constatazione che spero anche gli elettori riescano a fare: se siamo così “innocui”, così “inutili”, così “piccoli”, perché ci minacciano telefonicamente, perché hanno vandalizzato l’automobile del candidato Massimo Samà, subito dopo un nostro comizio? Perché, in sostanza, facciamo paura – e a chi facciamo paura – al punto di arrivare a tali squallide e vergognose azioni intimidatorie? R

iguardo l’intenzione di “intercettare voti di centrodestra” poi, dobbiamo precisare che la lista Monte Compatri Tricolore non contesta solo tale fronte politico: noi contrastiamo anche il rischio di avere per sindaco, in Bassani, uno yesman di Astorre, una marionetta mossa da figure alle quali Monte Compatri non interessa. Interessa soltanto la gestione politico-economica del nostro paese (e per questo non hanno esitato a stringere alleanze e patti scellerati con questo o quello, ad accogliere fuoriusciti dalla giunta De Carolis come Quaranta, con la solita logica di convenienza esclusivamente elettorale, di brutale interesse ai potenziali voti “controllati”) senza un preciso programma condiviso, ad esempio sul piano ambientale.

Per un facile riscontro di quest’ultimo aspetto, si vadano a consultare le risposte date dai candidati sindaco (quando sono state date) al questionario in rete proposto dalla Onlus Comitato di tutela e salvaguardia dell’ambiente di Monte Porzio Catone dove si può constatare, sulla base della genericità e vaghezza utilizzate, che anche l’alternativa M5S – ovvero quella di affidarsi a un manipolo di esaltati, incapaci di gestire forme veramente democratiche di confronto e chiusi a mo’ di setta nella loro utopica web-democrazia autoritariamente gestita da un comico – presenta elevati rischi.

Quali sono i punti principali del vostro programma elettorale? 

Fondamentalmente non vogliamo che il paese resti ostaggio di un sistema infettato da politicanti arroganti e solo ambiziosi ai quali nulla importa del bene comune, della qualità della vita di tutti. È difficile qui, con poco spazio, sintetizzare tutti i punti del nostro programma – circa una ventina che comunque si possono trovare dettagliati nella documentazione a stampa e in rete. A me interessa chiarire che è un programma che amo definire “essenziale” ma non in senso riduttivo (infatti accennavo alla difficoltà spazio-temporale per analizzarlo ed esporlo) bensì nell’accezione della sua possibile, concreta, fattibile applicazione.

Andando al nocciolo di fondo della sua natura, alla sua essenza, ai principi che l’hanno ispirato, si può osservare che Monte Compatri è in fondo – e aggiungerei, per nostra fortuna – una realtà cittadina ancora contenuta, non ha le caratteristiche di centri più popolosi come Frascati, Zagarolo, Palestrina. Conseguentemente, la gestione della sua amministrazione è “alleggerita” rispetto ad altre più vaste entità, a meno che non si voglia associare alla missione del servizio amministrativo i secondi fini ricordati prima.

Sostanzialmente l’amministratore deve provvedere all’efficace ed efficiente erogazione dei servizi e alla “salvaguardia ecologica” del paese, intendendo con questi termini tutte quelle azioni per il controllo di una regolare e quanto più possibile armonica vita sociale, in ordine, sicurezza e rispetto reciproco, e quindi per la tutela del territorio: sia quello urbano che periferico. Una “salvaguardia ecologica”, volta a monitorare, sorvegliare, pianificare, regolare tutte le interazioni tra i cittadini/organismi – con le loro attività, esigenze, bisogni – e il loro ambiente. Il buon senso, l’attenzione, l’impegno e, permettetemi di dire, anche l’amore per il proprio paese bastano già – con queste “dimensioni” – come solida base dell’operare di un amministratore. Un grande pregio della politica locale, infatti, è che può essere disgiunta dalla componente ideologica in senso tradizionalmente inteso (destra, centro, sinistra, centrodestra …) ed essere invece favorita dalla diretta conoscenza delle persone, dalle “sensazioni” che esse possono suscitare nell’elettore riguardo la loro fermezza morale e i principi e le passioni che le animano.

Gli obiettivi principali della lista che rappresento sono quindi quelli volti a ristabilire una “normale” conduzione della cosa pubblica, sfruttando le componenti favorevoli della – tutto sommato – piccola dimensione del nostro paese: Monte Compatri non è certo Frascati e quindi molti aspetti risultano semplificati, mentre per l’erogazione di servizi più complessi o azioni più vaste di salvaguardia e tutela, devono necessariamente essere esplorate sinergie con gli altri centri confinanti. Non ritengo, infine, che la tanto sbandierata esperienza è stata messa ( da De Carolis) o potrebbe essere messa (da Bassani) efficacemente al servizio del bene comune.

Se l’esperienza è sfruttata solo per il proprio tornaconto allora attenzione: meglio essere inesperti ma sani che esperti ma furbi e scorretti. E questi sani valori, noi della lista Monte Compatri Tricolore, li vogliamo mettere al servizio delle nostre compaesane e dei nostri compaesani. Per far questo ci serve il loro appoggio nella cabina elettorale ma anche il loro aiuto, sostegno, collaborazione – vorrei anche dire conforto – anche dopo, durante i cinque anni di amministrazione che ci aspettano. 
 

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