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Nemi: da benzinai ad agricoltori sinergici, la storia vincente di Simona e Marco

Simona e Marco gestiscono sulle pendici del Lago di Nemi una piccola azienda di agricoltura sinergica. Dopo aver perso il lavoro coem benzinai hanno deciso di reinventarsi come agricoltori

Se si fa una breve ricerca su internet su cosa sia l’agricoltura sinergica trai primissimi risultati si trova una bellissima definizione che ne fa comprendere l’essenza di questo metodo di coltivazione. “L’arte di coltivare lasciando fare alla terra”: perché la terra ha in sé tutte le proprietà per potersi concimare, diventare fertile, attraverso i suoi microrganismi, batteri, funghi e lombrichi. Non c’è bisogno di nessun apporto esterno se non del ciclo naturale della vita.

Proprio a questa filosofia agricola si ispira il lavoro di Simona e Marco, moglie e marito, che da poco più di un anno gestiscono sulle pendici del Lago di Nemi un’azienda agricola di agricoltura sinergica, il Nemus.  Un luogo dove la didattica per adulti e bambini, l’arte e la produzione agricola si sposano con l’ambiente.

“La nostra avventura con l’agricoltura sinergica – ci racconta Simona – inizia dopo aver perso con mio marito il lavoro. Gestivamo una pompa di benzina, abbiamo seguito un corso per l’agricoltura sinergica e rimanendone affascinati abbiamo deciso di mettere a coltura dei terreni di famiglia incolti da tempo sulle pendici del lago di Nemi. Ci è sembrato un luogo perfetto, siamo in un’area tutelata nel Parco dei Castelli Romani e la nostra attività è totalmente a contatto con la natura, non usiamo concimi di nessun tipo né naturale e né chimico e sfruttiamo la sola capacità della terra di concimarsi e le interazioni tra diverse piante”.  

La piccola azienda di Nemi è un luogo non solo di produzione agricola, ma soprattutto di esperienza didattica per grandi e piccini: “Periodicamente teniamo corsi di agricoltura per gli adulti, ma anche per i bambini che possono iniziare con una rastrello ad avere un contatto con la terra e poi tornare settimane dopo per vedere crescere il frutto del loro lavoro. Proprio di recente con i bambini che hanno partecipato ai nostri corsi abbiamo realizzato un piccolo orto ad aspirale e qualche giorno fa i piccoli agricoltori sono venuti a vedere le piante crescere. I bambini sono pieni di entusiasmo”.

Non solo agricoltura, ma la sinergia è anche con gli animali: “Insieme ai prodotti di stagione curiamo un roseto da cui ricaviamo marmellate ed essenze, abbiamo delle galline in libertà che non mangiano mangimi e caprette e pecorelle. Non mangiamo gli animali che non sono con noi perché gli abbiamo veramente allattati dai primissimi giorni di vita e ormai sono parte della famiglia”, racconta ancora Simona.

Natura e contatto con la terra, ma anche cultura perché Simona e Marco hanno portato nei Castelli Romani non solo l’agricoltura sinergica, ma anche il cosiddetto “teatro di paglia”, di paglia perché gli spettatori si siedono sulle balle di fieno: “Con questo teatro riprendiamo una vecchia tradizione agricola di quando in passato i contadini a fine lavoro si riunivano per cantare e raccontarsi storie. Stiamo aspettando la mietitura del grano e poi allestiremo il nostro teatro di Paglia!. Chiunque voglia conoscere le nostre attività e il nostro modo di lavorare li aspettiamo qui a Nemi”.

Il Nemus- l'agricoltura sinergica dei Castelli Romani

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