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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Disoccupati e cassaintegrati "salveranno" il Lago Albano

Il Parco Regionale dei Castelli Romani ha ospitato un incontro con i Comuni che si affacciano sul lago Albano per varare un progetto di recupero ambientale del bacino lacustre coinvolgendo i soggetti svantaggiati come disoccupati e cassanintegrati

"Salviamo il Lago Albano” è il nome di uno storico e numeroso gruppo sul principale social network che dal 2009 si è mobilitato per spingere le istituzioni di ogni livello a mettere in atto interventi per la salvaguardia di uno dei più importanti siti naturali dei Castelli Romani, il Lago Albano inserito anche nella rete Natura 2000 dell’Unione Europea .

Nell’apparente inerzia delle istituzioni e nel consueto rimpallo di responsabilità e competenze sembra esserci uno spiraglio per mettere in atto concreti interventi di ripristino ambientale del bacino lacustre castellano.

Il Parco Regionale dei Castelli Romani ha fatto sedere intorno a un unico tavolo le amministrazioni comunali che si affacciano sul Lago Albano per mettere a punto un’azione congiunta di recupero dell’importante sito da punto di vista ambientale attraverso un progetto comune che abbia anche un valore di integrazione sociale.

L’idea progettuale dei Sindaci di Albano, Castel Gandolfo, Grottaferrata, Marino e Rocca di Papa e del Parco Regionale dei Castelli Romani prevede la bonifica e la pulizia degli ambiti lacuali, nonché il ripristino della sentieristica esistente, attraverso l’impiego di risorse umane appartenenti alle fasce più deboli della popolazione soprattutto giovani inoccupati e cassaintegrati.

Gli interventi di ripristino ambientali riguarderanno sia la fascia circumlacuale che quella delle coste che vi si affacciano, oggetto di ripetuti sversamenti di rifiuti di ogni genere. L’ente Parco si occuperà della formazione dei soggetti coinvolti nel progetto coordinati dal Comune capofila che verrà presto individuato tramite apposito protocollo d’intesa insieme a tutte le modalità operative per l’avvio del progetto. 

Soddisfazione da parte degli Amministratori comunali e del Commissario dell’Ente Parco per  “questo primo risultato che, una volta raggiunto, potrà fungere da guida per altre iniziative simili atte a riqualificare l’ambiente e a prevenire ulteriori fenomeni di degrado, a dimostrazione che mettendo insieme le forze, le professionalità e l’impegno si può guardare ai problemi del territorio con un approccio concreto e trovare soluzioni più rapidamente realizzabili”.

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