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Rocca di Papa riscopre il maiale nero dei Castelli Romani

In un convegno verrà presentata la proposta di rinascita e di conversazione della razza suina tipica dei Castelli Romani e allevata a Rocca di Papa per molti secoli

Riscoperta dell’identità territoriale e attivazione di un circuito economico ed occupazionale d’eccellenza, incentrato sull’allevamento del Maiale Nero e sulla lavorazione dei prodotti alimentari derivati: sono questi alcuni degli obiettivi che l'associazione "Valle Perdua" si propone con il progetto di rinascita, conservazione e tutela della varietà del maiale nero dei Castelli Romani, in tempi passati molto diffusa nella zona.

Questa varietà secondo fonti storiche è stata allevata a Rocca di Papa almeno dall'inizio dell'800, a testimonianza di ciò, come riporta la testata locale il Grillo, in un dipinto del pittore russo Petr Vasilevic Basin intitolato “Terremoto a Rocca di Papa” si vedono ritratti proprio i maialini di colore nero scappare insieme agli abitanti per il sisma.

L'associazione "Valle Perdua" presenterà il suo progetto zootecnico nella giornata di domani, giovedì 18 dicembre ore 17.30 presso l'aula consiliare del Comune di Rocca di Papa. A partire dagli esemplari suini già presenti sul territorio di Roca di Papa verrà effettuata una selezione a ritroso per ricostruire la varietà originaria, per poi avviarne l'allevamento e poi l'inserimento in un circuito gastronomico di qualità. Si verrebbe così a creare la qualità suina del Nero Castellano.

Per portare avanti il progetto l'associazione “Valle Perdua” si avvarrà della concessione in comodato d’uso gratuito per quattordici anni del bosco di proprietà comunale in località Orti di Barbarossa, prospiciente la sede associativa, attivando inoltre percorsi didattici e divulgativi.

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