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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nemi: a Villa delle Querce lavoratori in sciopero per la dignità delle donne

I lavoratori della casa di cura Villa delle Querce aderiscono nella giornata dell'8 marzo allo sciopero delle donne indetto dalla rete "Non una di meno"

Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario della casa di cura Villa delle Querce di Nemi hanno aderito in occasione dell'8 marzo allo Sciopero globale delle donne contro la violenza di genere indetto dalla rete nazionale "Non una di meno" e da diverse organizzazioni sindacali sia confederali che autonome.

“Villa delle Querce è una grande azienda della Sanità privata convenzionata del Lazio, dove ingenti finanziamenti pubblici si trasformano in utili privati, facendo spesso ricadere i costi e le fatiche su chi, con professionalità e dedizione, da anni presta la propria opera - si legge nel comunicato delle Camere del Lavoro - Soprattutto sulle donne che, quando hanno figli piccoli, vedono negata la possibilità di conciliare i tempi di lavoro con quelli di vita".

Proprio sui tempi di conciliazione della vita privata con quella lavorativa si basano le rivendicazioni dello sciopero della Festa della donna con cui i lavoratori chiedono di ripristinare il riposo domenicale e nei giorni festivi "per ridurre il carico di stress del personale della riabilitazione, salvaguardandone l’integrità psicofisica, ma anche per favorire il rapporto dei pazienti con i nuclei familiari"; stabilizzare il personale che lavora con contratti a partita IVA pur svolgendo a tutti gli effetti un lavoro subordinato e infine la richiesta di riconoscere il pluralismo sindacale in azienda.

I lavoratori di Villa delle querce che aderiranno allo sciopero raggiungeranno la Regione Lazio per unirsi al presidio promosso dalla Rete “Non una di meno”, per chiedere un incontro con la Cabina di Regia della Sanità: "Sarà occasione importante per approfondire, con il committente pubblico, le criticità individuate anche e soprattutto in riferimento ai Decreti commissariali 159/2016 e 376/2016, il primo dei quali ha legiferato in merito alla riorganizzazione dei percorsi riabilitativi, mentre il secondo dispone che il personale delle strutture sociosanitarie residenziali (accreditate), sia assistenziali sia riabilitative,  abbia con il soggetto gestore della struttura un rapporto di dipendenza regolato dal CCNL", conclude il comunicato delle Camere del Lavoro.

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