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Oltre alla Strada dei vini nei Castelli Romani anche la Strada della Acque

I Castelli Romani presentano un bacino idrografico ricco di acque sorgive, la forte pressione dell'antropizzazione rischia di compromettere per sempre questo bene comune così importante

Prendendo spunto dall'inaugurazione della nuova fontana leggera di Rocca di Papa  situata nei giardini di piazza della Repubblica con cui i cittadini a soli 5 centesimi a bottiglia possono acquistare acqua buona, fresca e, se si vuole, anche gasata a basso impatto ambientale, il Commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani Sandro Caracci ha colto l'occasione per lanciare una proposta per tutelare le acque sorgive castellane.

“I Castelli hanno la Strada dei Vini–  spiega Caracci - ma ci sarebbero state tutte le condizioni per creare la Strada delle Acque, vista l’enorme ricchezza di acqua sorgiva dell’area. Abbondanza d’acqua entrata in sofferenza con la forte antropizzazione che ha interessato i nostri territori, al punto da comprometterne la disponibilità e richiamare noi tutti ad un uso più responsabile”.

Non serve dire ovviamente come l'eccessiva spinta all'aumento della popolazione crea disagi soprattutto in estate quando molti comuni restano letteralmente a secco, basti pensare che alcuni giorni fa Rocca Priora conosciuta come "Il Paese delle Fonti” ha visto l'interruzione del servizio idrico per diversi giorni e diversi studi scientifici hanno analizzato il fenomeno del consumo responsabile delle risorse idriche nel lazio e in particolare nel bacino idrografico castellano.

Che i Castelli Romani in passato erano il regno delle acque è facile capirlo dando uno sguardo alla toponomastica:  Lariano e Velletri hanno tante località che prendono il nome dai Fontanili presenti (Fontana Marcaccio, Fontana Turano, Fontana sant’Antonio), Fontana Magliana e Pantano della Doganella aRocca Priora, Capo d’Acqua a Marino; a Grottaferrata troviamo Colle dell’Acqua e Pozzo Carpino, ad Albano  Laziale c’è Valle Pozzo, a Castel Gandolfo Acqua Acetosa, a Rocca di Papa Grotte dell’Acqua, Pantanello eValle Pantano nei pressi dei Campi d’Annibale e si potrebbe continuare a lungo.

“Nonostante tale ricchezza – afferma in ultimo il commissario Caracci – c’è ancora molto da fare per tutelare e conservare i corpi idrici presenti nel nostro territorio, preservando al massimo le risorse idriche locali, con particolare attenzione a quelle strategiche. Per questo il Parco, attraverso gli strumenti di cui dispone e, soprattutto, con le attività di educazione ambientale rivolte ai giovani in età scolare, intende sostenere sempre di più la promozione di un uso consapevole e responsabile dell’acqua”.

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