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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ariccia: da febbraio la medicina di base si trasferisce nel vecchio "Spolverini"

Giunge a compimento il progetto di fare del vecchio ospedale Spolverini di Ariccia la sede della medicina di base. Da febbraio i medici di famiglia saranno ospitati nei locali dell'ex nosocomio

L'ospedale Spolverini di Ariccia torna a vivere e dopo esser diventato la sede della farmacia unica territoriale riunendo tutte le farmacia dislocate nei vari poli ospedalieri dei Castelli Romani, dal mese di febbraio diventerà anche sede della medicina di base di Ariccia.

Lo scorso 19 gennaio è stato siglato il Protocollo d’intesa tra la Direzione della Asl Rm/H nelle persone del Direttore Generale Fabrizio D’Alba, del Direttore Sanitario Narciso Mostarda, il Sindaco del Comune di Ariccia Emilio Cianfanelli e i medici di base e i pediatri di Ariccia nord che conclude l’iter partecipato iniziato la scorsa estate che, attraverso la mediazione dell'Amministrazione di Ariccia, porterà i Medici di Medicina Generale del comune ariccino a trasferirsi, tutti insieme, nei locali dell'Ospedale "Luigi Spolverini".

Con la firma avvenuta presso la Direzione generale della Asl prende vita l'accordo che prevede l'utilizzo degli spazi del piano terra (entrata Cup) negli studi recentemente ristrutturati e pronti a recepire la nuova mission del nosocomio di Ariccia che, all'indomani dell'apertura del "Nuovo Ospedale dei Castelli Romani", sempre più diventerà presidio territoriale di sanità. 

L'Asl Rmh metterà a disposizione dei medici di base strumenti di supporto importanti quali: un ambulatorio infermieristico, l'utilizzo di apparecchiature di base per la diagnosi come l'Ecografo, la radiologia convenzionale e alcuni test ematologici di primo livello oltre alla graduale integrazione dell'offerta specialistica della struttura che già oggi annovera la neuropsichiatria, la diabetologia e la fisiatria.

“E’ una giornata importante – hanno affermato soddisfatti l’Assessore e medico di base Ugo Piccarreta e il Sindaco Emilio Cianfanelli a margine della firma del protocollo– per l’offerta di salute sul nostro territorio. L'Amministrazione di Ariccia che mette a disposizione i locali di sua proprietà (ma che considera in generale la struttura ospedaliera come naturale sede di continuità socio-sanitaria), ritiene che questa operazione, che potrebbe aprire un precedente virtuoso anche nei Comuni limitrofi, sposta il baricentro della sanità delle nostre comunità dall'ospedale al territorio (lasciando all'ospedale, quindi, lo spazio per la sua missione: la fase acuta della malattia) mettendo il primo mattone per la razionalizzazione del sistema e affidando ai medici di famiglia il ruolo che a loro compete nella cura e nella prevenzione delle malattie e alleggerendo il carico di accessi, non di rado impropri, ai pronto soccorso di zona".

"Questo non è un mero trasferimento di studi medici ma è l’inizio di una rivoluzione in termini, che porrà al centro l’azione della medicina generale che saprà farsi carico delle fragilità e delle cronicità presenti nella nostra comunità”, concludono i due amministratori.
 

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