Se pensate che l'Uomo Ragno esista solo nella finzione cinematografica e le sue arrampicate sulle pareti e i salti da un tetto all'altro siano solo il frutto di strabilianti effetti speciali, vi sbagliate di groppo! Sembra strano ma gli "Uomini Ragno" quelli veri in carne e ossa sono arrivati anche nei Castelli Romani e in particolare a Frascati dove dal mese di ottobre l'associazione ADD Roma ha avviato il primo corso di parkour, l'arte dello spostamento urbano, che non è solo uno sport, ma un nuovo modo di vivere la città e soprattutto le periferie.

Disciplina nata in Francia negli anni Novanta si basa su alcuni percorsi dove l'atleta deve essere in grado di superare gli ostacoli che gli si frappongono con salti, arrampicate e acrobazie. "A Frascati stiamo avendo un ottimo seguito - ci dice Fabio Saraceni, istruttore di parkour e presidente dell'associazione sportiva ADD Roma - è il gruppo di atleti che è cresciuto di più nel minor tempo.

Tanto che in questi ultimi mesi della stagione abbiamo anche attivato un corso per bambini". Le lezioni del gruppo di parkour si svolgono nella palestra comunale di Frascati e per le esercitazioni all'aperto presso la suggestiva location di Villa Torlonia. "Cerchiamo di diffondere una nuova filosofia urbana di vivere la città - ci spiega ancora Saraceni - Il parkour non è solo pratica sportiva e adrenalina, ma anche un nuovo modo di concepire i quartieri dove viviamo. Per esempio una periferia se è abbandonata diventa luogo di delinquenza, se invece la  si vive, si curano gli spazi pubblici, il quartiere cambia volto".

Così gli atleti del parkour restituiscono una nuova prospettiva ai quartieri difficili di molte città, come può essere la zona di Tor bella Monaca a Roma o il quartiere di Sant'Elia a Cagliari, dove alcune aree sono state riqualificate grazie proprio alle attività di allenamento di questi atleti urbani. "Insegniamo ai ragazzi che l'ambiente in cui si vive non va solo distrutto, ma vissuto e bisogna prendersene cura", ci conclude l'istruttore Fabio. Per il mese di giugno c'è l'idea di organizzare un evento pubblico e all'aperto per far conoscere a tutti il parkour e la sua filosofia, che tempra il corpo, ma anche lo spazio che circonda l'atleta e la sua arte dello spostarsi in città.