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Acqua: nasce il Coordinamento dei Sindaci dell'Ato2

I sindaci dei Castelli Romani sono pronti a lavorare insieme per concordare le politiche di gestione dell'acqua in modo comune di concerto con i comitati cittadini: nasce così il Coordinamento dei sindaci dell'Ato 2

I sindaci dei Castelli Romani sono pronti a unirsi insieme e a lavorare in modo comune per la gestione dell'acqua di concerto con i comitati cittadini: nasce con questo intento il Coordinamento dei sindaci dell'Ato 2, che ha visto prendere già alcune decisione concrete nell'assemblea pubblica tenutasi lo scorso venerdì a Genzano.

Il Coordnamento dei sindaci dell'Ato 2 si è costituito ufficialmente con un protocollo d'intesa che ha come obiettivi quelli di coordinare le scelte politiche di organizzazione e di gestione del servizio idrico, nell’ottica della tutela del territorio nei suoi assetti urbanistici, sociali, culturali ed economici legati al tema dell’acqua e presentarsi con posizioni unitarie nell'ambito dell'Ato2.

"È importante che su questi temi si apra oggi un confronto tra le Amministrazioni comunali, i comitati e i cittadini, perché così – ha dichiarato in apertura dell'assemblea il Sindaco di Genzano Gabbarini – possiamo dare vera sostanza alla partecipazione democratica. I Sindaci purtroppo stanno perdendo il potere di rappresentanza: veniamo spesso convocati all'ultimo momento e ci troviamo a dover prendere delle decisioni su argomenti dei quali non siamo pienamente a conoscenza".  Proprio per questi motivi è stato richiesto il rinvio della Conferenza dei Sindaci dell'Ato 2 prevista per martedì 17 aprile i cui documenti e le tempistiche di convocazione sono arrivate in estremo ritardo con importanti punti all'ordine del giorno tra cui il recepimento dei quesiti referendari.

In accordo con le scelte dei sindaci di rinviare la conferenza dei sindaci anche i comitati per l'acqua pubblica dei Castelli Romani: "Proporre un simile ordine del giorno a pochi giorni dalla Conferenza dei Sindaci – ha affermato Andrea Palladino del Comitato acqua pubblica Velletri – è un insulto all'intelligenza dei Sindaci che, così, diventano solo dei 'passacarte' chiamati a firmare dei documenti che non conoscono".

I comitati hanno anche posto l'attenzione su alcuni aspetti della nuova carta dei servizi troppo favorevole al gestore e che sfavorisce gli enti locali e per questo un rinvio della conferenza dei sindaci sembra necessaria per  studiare bene le carte e far valere quel principio per cui la gestione dell'acqua non può più generare un profitto.

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