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Sabato, 20 Aprile 2024
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Genzano: dimissioni per il vicesindaco Bruno Facciolo

Venir meno del rapporto fiduciario: questa la motivazione che ha portato il vicesindaco della giunta pentastellata di Genzano a rassegnare le dimissioni dopo un anno di amministrazione

Si è dimesso dall'incarico di vice sindaco Bruno Facciolo. "Lo ringrazio personalmente per il lavoro svolto con professionalità in questi mesi e per il suo contributo nell'organizzazione degli eventi culturali - ha spiegato il sindaco Daniele Lorenzon -. Continuiamo a lavorare per Genzano attuando il programma di governo per cui ci hanno votato".

Un comunicato scarno quello diffuso dal comune di Genzano lo scorso 10 agosto per annunciare le dimissioni del vicesindaco Bruno Facciolo, dimissioni che nel corso delle ultime ore hanno sollevato un acceso dibattito politico e che al momento sembrano avere una sola motivazione: il venir meno del rapporto fiduciario tra il sindaco Lorenzon e il suo vice.

La lettera di dimissioni del vicesindaco Facciolo

Nella lettera che l'ormai vicesindaco ha inviato alla giunta e al consiglio comunale emergono le motivazioni delle dimissioni, prima fra tutti il venir meno del rapporto di fiducia con il sindaco Lorenzon. "Ne prendo atto e dopo qualche tentennamento tolgo il disturbo - scrive Facciolo - Non posso negare di esser stato una figura scomoda, soprattutto negli ultimi mesi, quando a mio avviso sono maturate delle scelte completamente sbagliate che non ho condiviso e che ho cercato, supportato dalla maggioranza dei consiglieri, di ostacolare in ogni modo e che molto probabilmente hanno già segnato in maniera decisiva il fallimento di questo mandato elettorale". 

L'attacco del Partito Democratico: "Genzano ha bisogno di amministratori capaci"

Dopo la doccia fredda del consiglio comunale del 31 luglio, finito con tagli ai servizi e programmi per 951.000 per riequilibrare un bilancio gonfiato nelle entrate e sottostimato nelle spese, nei 5 stelle esplodono le polemiche. Ad aprire le danze è stato il vicesindaco che ha presentato le dimissioni irrevocabili con un atto di accusa all’operato del sindaco. Contrasti fra i due trapelavano già da tempo, ma subito dopo l’ultimo consiglio comunale e dopo i pessimi risultati di un anno di governo cittadino, sono esplose le divisioni di un movimento non certo granitico. Molti sono critici per il basso profilo del sindaco e l’incapacità di guidare una città esigente: frustrazioni e malumori che stanno colpendo anche l’elettorato grillino, accerchiato dal malcontento generale dei cittadini stanchi di tante promesse  non mantenute.
 
Genzano ha bisogno di amministratori capaci e apprezzati dai cittadini in grado di tirare fuori il Comune dalle secche dove è precipitato in questo ultimo anno. Non serve attaccare le precedenti amministrazioni per nascondere le proprie carenze e insufficienze se non si sa gestire un bilancio,  risolvere i  problemi quotidiani e prospettare una visione di crescita e sviluppo della città. Non è più ammissibile che un sindaco, un assessore o un consigliere comunale ignorino le norme essenziali al funzionamento  del  Comune.
 
Il tempo dell’apprendistato è scaduto e regnando ancora confusione nei 5 stelle la domanda che viene spontanea è: chi sarà la prossima vittima sacrificata per tentare di salvare una amministrazione totalmente incapace e incompetente e promettere il solito rilancio nell’anno che verrà?

Se la completa inadeguatezza nel governo del paese è sotto gli occhi di tutti i cittadini genzanesi, la lettera di dimissioni del vicesindaco certifica un quadro ancora più desolante, fatto di lacerazioni, divisioni e scelte imposte in spregio alle regole democratiche di gestione della cosa pubblica. Quando una maggioranza non condivide più le scelte amministrative c’è solo una strada da perseguire: quella delle dimissioni. Un gesto di grande coerenza e dignità che, siamo pronti a scommettere, non sarà minimamente preso in considerazione a scapito di scambi di accuse, invettive e commissariamenti dall'alto, come da prassi nelle fallimentari esperienze amministrative grilline. Eppure auspichiamo che la presa d’atto dell’incapacità di proseguire in questa desolante esperienza avvenga il prima possibile, a tutela dell’interesse del paese e di tutti i cittadini di Genzano.”

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