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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Flavio Gabbarini: "Altri 5 anni da sindaco di Genzano con una grande squadra"

Flavio Gabbarini è il sindaco uscente di Genzano e dopo aver vinto le primarie del Partito Democratico è pronto a chiedere nuovamente la fiducia dei suoi cittadini per un secondo mandato

In queste elezioni amministrative 2016, trai comuni al voto nei Castelli Romani solamente Flavio Gabbarini, sindaco uscente di Genzano, si presenta davanti agli elettori per chiedere di riconfermarlo alla guida della città dell'Infiorata. Nei tre comuni vicini di Ariccia, Marino e Rocca di Papa le sfide elettorali vedono tutti nuovi aspiranti sindaci. Gabbarini non può che tracciare un bilancio del suo primo quinquennio da sindaco e proporre per il futuro di Genzano una continuità amministrativa che può trovare nuova linfa grazie alla possibilità di nuovi investimenti con il nuovo patto di stabilità.

Sindaco Gabbarini, si appresta a concludere il suo primo mandato da sindaco di Genzano. Fare il sindaco negli ultimi anni è sicuramente come carica istituzionale molto impegnativo, lei che bilancio fa di questi cinque anni?

Sono stati cinque anni sicuramente molto complicati per via della brutta congiuntura economica che ha colpito le famiglie, per i tagli da parte dello Stato e per il rispetto del Patto di stabilità, tutti fattori  che in questi anni hanno messo a dura prova tutti i Comuni d’Italia. Nonostante questo posso affermare che il bilancio di questi cinque anni di governo della città sia comunque molto positivo, perché seppur con mille difficoltà è stato intrapreso un percorso virtuoso nella gestione della cosa pubblica.

In tema di differenziazione dei rifiuti possiamo dire con orgoglio di essere tra i primi comuni del Lazio, il servizio idrico è tornato alla normalità e anche sui lavori pubblici siamo riusciti a investire molto: 3 milioni e mezzo di euro per il rifacimento delle strade, 250mila euro l’anno per la cura del verde, oltre 400mila euro per la riqualificazione del mercato coperto sono solo alcune delle voci che abbiamo inserito nei nostri bilancio. Non va poi dimenticato il grande impegno nelle politiche sociali e in campo culturale dove abbiamo ottenuto importanti risultati con il Parco e il Palazzo Sforza Cesarini che contano ormai migliaia di visitatori ogni anno.

Il Partito Democratico genzanese a differenza del vicino comune di Ariccia ha deciso di riconfermare la sua candidatura attraverso le primarie. Da partecipante e da vincitore che parere ha sullo strumento delle primarie come strumento di selezione della classe dirigente dei partiti e dei candidati alle elezioni? 

Come ho ribadito più volte nell’ultimo anno, ho affrontato la sfida delle primarie in modo molto sereno pur essendo il Sindaco uscente al primo mandato. È uno strumento di partecipazione democratica che consente un coinvolgimento più consistente dell’elettorato. A Genzano le abbiamo fatte sperimentando anche un metodo nuovo, quello dell’albo degli elettori: sono andate bene, senza intoppi e c’è stata una grandissima partecipazione.  

Se sarà rieletto sindaco quali saranno le principali azioni amministrative che porterà avanti a completamento del lavoro fatto in questi cinque anni e come rilancio dell'azione amministrativa?

In primo luogo va confermata la visione di città che abbiamo proposto nel corso di questa consiliatura, una visione di ampio orizzonte temporale che mette al centro della città i cittadini e i propri bisogni. Quello che vogliamo è una città più bella e accogliente, che grazie alla cultura, alla valorizzazione delle attività produttive, dei prodotti tipici locali e del nostro lago, con il sostegno di tutti, dell’associazionismo e delle istituzioni a noi vicine sappia rilanciare l’economia.

Ripartiamo da un grande lavoro già svolto che oggi, senza il Patto di stabilità che in questi anni ha messo in seria difficoltà tutti i Comuni, possiamo continuare a svolgere in maniera ancora più incisiva, grazie anche ad alcuni progetti già finanziati. Penso ad esempio alla Circumlacuale finanziata con 300mila euro, ai lavori per la riqualificazione della Villa degli Antonini (100mila euro) e a quelli della Chiesa dell’Annunziata (80mila euro).

Il centro-sinistra di Genzano si presenta unito rispetto alle divisioni di cinque anni fa. L'unica defezione riguarda il Movimento Possibile che ha deciso di andare in solitaria candidando l'ex assessora Mancini. Questa minima spaccatura è mossa da dinamica nazionali o da insanabili frizioni locali che non hanno permesso un appoggio alla sua candidatura?

A livello nazionale ci sono sicuramente delle sfumature diverse, ma sono le stesse che riguardano anche altre forze politiche della sinistra che, però, a livello locale si uniscono con l’obiettivo comune di governare in maniera costruttiva e fruttuosa. La dinamica è molto più semplice di quanto si possa pensare. Semplicemente Patrizia Mancini ha fatto un percorso insieme al resto della squadra di governo e poi, in occasione di questa nuova “scommessa” elettorale ha deciso di camminare in autonomia.

Genzano è il comune dei Castelli Romani con il più alto numero di candidati sindaco. Potrebbe esserci il ballottaggio. Chi teme di più dei suoi avversari?

In effetti non siamo in pochi e nel “segreto dell’urna” può succedere tutto. Sono comunque molto sereno perché parto dalla convinzione di aver lavorato bene in questa consiliatura grazie al sostegno e al contributo di tutta la squadra di governo che oggi forma la coalizione a sostegno della mia candidatura, mettendo insieme forze politiche di centrosinistra e componenti della società civile che hanno scelto di mettersi a servizio della nostra città.

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