Genzano: Villa Lusi confiscata dallo Stato, sia assegnata al comune
Il senatore Luigi Lusi residente a Genzano è stato condannato per le vicende di appropriazione indebita di denaro dell'allora suo partito La Margherita. I suoi beni sono passati allo Stato, la candidata sindaco Patrizia Mancini chiede che la villa genzanese passi al Comune
Tutti ricordano la vicenda del senatore della Margherita e residente a Genzano, Luigi Lusi coinvolto in un'inchiesta giudiziaria per appropiazione indebita dei fondi dell'allora suo partito di cui era tesoriere.
Nella giornata di ieri, 31 marzo, per Lusi è arrivata la condanna in appello (seppur con uno sconto di pena) e la confisca da parte dello stato di tutto i suoi beni. Sicuramente trai suoi beni compare anche la suggestiva Villa Lusi sulle sponde del Lago di Nemi. Su questo storico immobile già ai tempi dell'inchieste giudiziaria nel 2012 era sorto un variegato fronte cittadino per chiedere di destinare la villa al patrimonio comunale per far sorgere un centro culturale. L'iter di assegnazione della villa al Comune non è stato mai portato a compimento.
Ora che i beni di Lusi sono stati confiscati la richiesta di consegnare la villa al Comune torna di attualità. A riaccendere i riflettori su Villa Lusi è stata Patrizia Mancini, ex assessore da poco dimessosi e candidata sindaco per il Movimento Possibile: "Chiediamo a tutti i Genzanesi di mobilitarsi per chiedere al Governo di devolvere Villa Lusi al Comune di Genzano, a compensazione del danno d'immagine subito", dichiara la Mancini.
"A suo tempo io personalmente e i ragazzi del comitato #OccupyVillaLusi chiedemmo ripetutamente al Sindaco, in qualità di legale rappresentante dell'Ente Comunale, di costituirsi Parte Civile al processo, ma non fummo ascoltati. Ora bisogna muoversi, e subito, nell'interesse della nostra Comunità e di un supremo principio di Giustizia e Legalità da ripristinare", conclude.
