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Genzano: VIlla Lusi alla cultura, ma i liquidatori smentiscono

Oggi il consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani ha incontrato la stampa in vista della liquidazione del patrimonio dell'ex senatore Luigi Lusi. I liquidatori però smentiscono che la Villa di Genzano venga assegnata a destinazione culturale

Stamane il consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani ha incontrato la stampa in vista dei prossimi incontri dei liquidatori che decideranno il futuro del patrimonio dell'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi.

Da diverse settimane è stato lanciato l'appello per far sì che la storica villa di Genzano, Villa Hodert, ora di proprietà del senatore divenisse un centro culturale e multifunzionale per tutti i Castelli Romani, tanto che gli stessi legali di Lusi avevano annunciato di dare seguito alla volontà espressa dal mondo della cultura e delle istituzioni.

Tanti gli esponenti del mondo della cultura itaiano che hanno firmato l'appello per far sì che il simbolo di una vicenda di illegalità divenisse una risorsa per tutto il territorio, bastano alcuni nomi per mettere in evidenza l'importanza di tutta l'operazione culturale: Ascanio Celestini, Simone Cristicchi, la musicista Giovanna Marini, il Philippe Daverio, il maestro Piergiorgio Battistelli e docenti universitari di spicco delle università romane e non solo.

Il neopresidente del Consorzio Bibliotecario ha fatto dell'acquisizione di Villa Lusi l'obiettivo primario del suo mandato appena iniziato: "Bisogna fare in modo che la ex villa Lusi diventi luogo della cultura dei Castelli Romani- ha detto Massimo Prinzi -una grande vetrina dei nostri Comuni e delle loro potenzialità, da vivere in nome della conoscenza e della valorizzazione dell'intera area. Dando vita a un laboratorio culturale e sociale, di confronto e scambio, che diventi espressione di tutte le realtà castellane".

Anche il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini è concorde sulla linea di azione del consorzio:  "Il Consorzio  è l'unica associazione dei Comuni del territorio che è sopravvissuta nel corso negli anni e che ancora oggi con le sue iniziative riesce a coinvolgere tutti gli Enti locali del comprensorio. Crediamo che la custodia, e poi un'eventuale acquisizione al patrimonio sia di competenza del Comune di Genzano che se ne assumerà anche gli oneri di gestione. Grazie a questo immobile e al grande parco ad esso adiacente si andrebbe a completare tutto il sistema che comprende il Palazzo, il Parco Sforza Cesarini, la biblioteca e il teatro comunale creando così un polo di grande valore storico, ambientale, paesaggistico e culturale".

Più cauto il collegio dei liquidatori della Margherita che ha smentito le voci di una riunione fissata per domani 7 luglio al fine di decidere la destinazone della villa genzanese. I componenti del Collegio, Roberto Montesi, Salvatore Patti e Walter Ventura hanno definito la notizia "destituita di fondamento sia con riferimento alla data indicata sia, soprattutto, alla possibile destinazione del bene".

Villa Lusi attuamente è sottoposta a sequestro penale e ancora non è rientrata nel patrimonio della Margherita e i liquidatori dovranno decidere una destinazione coerente con le istruzioni vincolanti ricevute dall'assemblea di scioglimento de La Margherita, che ha previsto la restituzione allo Stato di eventuali sopravvenienze. E' molto probabilme che il bene venga momentaneamente dato in custodia al Comune di Genzano, prima di un passaggio di proprietà.

 

 

 

 

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