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Grottaferrata Grottaferrata / Corso del Popolo

Grottaferrata: case abusive, nessuna demolizione saranno acquisite dal comune

Il contrasto all'abusivismo edilizio della Procura di Velletri sta dando i suoi frutti nei Castelli Romani, il comune di Grottaferrata ha deciso di non demolire gli immobili, ma di acquisirne la proprietà

Da alcuni mesi i comuni dei Castelli Romani si stanno confrontando con lo spinoso quanto necessario contrasto al troppo diffuso fenomeno dell'abusivismo edilizio. La task force messa a punto tra Regione Lazio e Procura di Velletri sta dando i suoi primi risultati, alcuni comuni hanno iniziato le demolizioni altri le acquisizioni al patrimonio comunale per cercare di attutire gli effetti sociali e sulle famiglie che vivono negli immobili abusive.

L'amministrazione comunale di Grottaferrata ha deciso di non procedere alle dmeolizioni degli immobili abusivi, ma ha inviato agli inquilini degli edifici abusivi e non sanati costruti a partire dagli anni Novanta le lettere di acquisizione della proprietà degli immobili tramite cui i proprietari diventeranno inquilini, ma non dovranno abbandonare le proprie case.

Il comitato Equi diritti che riunisce molti dei cittadini che non hanno ottenuto la sanatoria e si vedono minacciati da demolizioni ed espropriazioni torna a chiedere decisioni uniformi in tutti i comuni dei Castelli Romani: “Come avevamo previsto siamo in presenza di un problema destinato ad allargarsi in tutto il Lazio prima ed il Territorio Nazionale poi, assumendo le connotazioni di una vera e propria bomba sociale”.

“Ciò che più colpisce in questa vicenda è la differenza di trattamento nei confronti dei cittadini coinvolti (60.000 casi solo nel Comune di Roma) e degli stessi atti amministrativi prodotti, a seconda della fortuna/sfortuna di risiedere in un territorio anziché in un altro - dichiara  Cristina Milani Presidente del Comitato -  In taluni comuni ad esempio si è eseguita una procedura iniziata con diniego (intervenuto dopo oltre un decennio) di richiesta di sanatoria e proseguito con la formale acquisizione del bene, in altri, come appunto Grottaferrata abbiamo assistito ad un unico atto con cui si constatava l’inottemperanza all’ordine di demolizione e si disponeva l’acquisizione del bene, aggiungendo al problema sociale e giuridico una sorta di Vietnam amministrativo”.

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