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Sabato, 20 Aprile 2024
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Marino: Legambiente chiede lo stop alla "sagra del cemento" sul Divino Amore

Oggi il consiglio comunale di Marino voterà un ordine del giorno per autorizzare oltre 895mila metri cubi di cemento nella campagna del Divino Amore, un'area posta a vincolo paesaggistico

Oggi pomeriggio il Consiglio Comunale di Marino voterà in un ordine del giorno la lottizzazione della zona Mugilla – Divino Amore - Mazzamagna: 895mila metri cubi di cemento nella zona della campagna Castellana individuata dalla proposta di Piano dell’Ente Regionale Parco dell’Appia Antica quale area di espansione.

La denuncia arriva da Legambiente Lazio e dal circolo "il Riccio" dell'Appia Sud che hanno chiesto l'intervento del Ministro Galan che sembra essersi qualificato a paladino del territorio contro la speculazione edilizia come in questi giorni contro il Piano Casa Regionale.

La lottizzazione del zona del Divino Amore prevede 895mila metri cubi di cementi in 400 ettari da dividersi tra funzioni residenziali, commerciali, artigianali, nuovo cimitero, nuova sede comunale, nuove scuole, centro anziani, palazzetto dello sport, auditorium, università e quant’altro. L'area quindi non potrebbe più essere ricompresa nel Parco dall'Appia Antica come proposto proprio dall'ente parco.

La storia di far diventare l'area del divino amore da agricola a edificabile è una storia lunga che dura da dieci anni che passa per diverse amministrazioni regionali e comunali di diversi colori politici tutti d'accordo nel far passare l'area edificabile seppur mascherandola con varianti, intese, accordi e via dicendo fino ad arrivare all'ordine del giorno comunale che si voterà nel consiglio comunale di oggi.

Lorenzo Parlati, presidente del Legambiente Lazio, chiede l'intervento delle istituzioni sovra comunali in particolare del Ministro dei Beni culturali Galan: "Chissà che cosa ne pensa il Ministro dei Beni Culturali On. Galan, del quale abbiamo apprezzato la difesa delle istanze paesaggistiche in riferimento allo sciagurato Piano - Casa della Regione Lazio. Ci appelliamo inoltre alla Provincia di Roma, che nel suo Piano Territoriale di Coordinamento ha classificato l’area quale area agricola. Il voto del Consiglio Comunale di Marino dovrà passare attraverso due verifiche di ordine superiore: il Piano Territoriale Paesaggistico, che dovrà essere modificato, e il Piano territoriale di Coordinamento , anch’esso da modificare. Ma ci rivolgiamo anche ai Consiglieri Comunali di Marino: ve la sentite di benedire con il vostro voto questa squallida storia di mattoni bipartisan?”.

Anche Renato Arioli, Presidente del Circolo Legambiente di Marino “Il Riccio”, è intervenuto sulla questione: “Il Comune di Marino, come è noto, è già sotto standard urbanistico: troppe cubature realizzate e in previsione, poche aree di standard urbanistico, poco verde, pochi servizi pubblici. In
questo contesto territoriale come è possibile licenziare ulteriori mc 895.000, che significano quasi 8.000 nuovi residenti insediati/insediabili?”

Intanto i cittadini e  le associazioni si sono dati appuntamento alle 16 di oggi pomeriggio in Consiglio Comunale per opporsi all'ennesima "sagra del cemento" a Marino.

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