rotate-mobile
Marino Marino / Piazza Giuseppe Garibaldi

Marino: profughi, perché non posizionarli nell'ostello comunale chiuso da mesi?

La proposta lanciata da molti cittadini è stata ripresa dal coordinatore dell'Italia dei Valori che ha conosciuto e fatto visita ai giovani profughi di Ciampino che dovrebbero essere trasferiti nelle case 167 marinesi

Le proteste dei giorni scorsi nel quartiere popolare di Paolina a Marino per l'arrivo di 78 profughi hanno fatto avanzare da molti cittadini una proposta di soluzione alternativa dove far alloggiare in via temporanea i giovani migranti: perché non utilizzare la struttura ricettiva dell'ostello comunale chiusa da mesi dopo il fallimento della società che lo gestiva?

Questa possibilità è stata ripresa dal coordinatore dell'Italia dei Valori di Marino, Marco Comandini, che ha fatto visita a Ciampino ai profughi che dovrebbero arrivare nella città del vino: "Ieri sono stato all'ostello di Ciampino per parlare con quei ragazzi che verranno a Marino - scrive sul suo profilo Facebook - persone molto tranquille, giovani come molti italiani, dopo le chiacchiere che li dipingevano come delinquenti, da questo punto di vista lieto di sapere che non sia così".

"Ragazzi che all'ostello mi dicono si comportino benissimo. Anche per loro non credo sia la soluzione ottimale quella di essere 'schiaffati' in appartamenti. Mi chiedo allora perché non ospitarli al nostro ostello almeno per qualche tempo? perché il Comune debba cedere a qualche razzista concittadino del comitato di quartiere che tutti in questi giorni abbiamo ascoltato? L'amministrazione risponde sulla proposta ostello avanzata da molti cittadini?".

Una soluzione ragionevole che speriamo venga accolta che avrebbe anche una duplice funzione: non solo di mostrare il lato accogliente della città di Marino, ma anche che la struttura dell'ostello resti abbandonata al degrado, dopo la chiusura.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Marino: profughi, perché non posizionarli nell'ostello comunale chiuso da mesi?

RomaToday è in caricamento