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Rocca di Papa: task-force per salvare le piantagioni di castagni

Dopo l'incontro di ieri con l'assessore regionale Angela Birindelli, il comune di Rocca di Papa pensa ad una collaborazione tra enti e università per salvare le piantagioni di castagni colpite da un parassita

Ieri si è svolto un 'incontro tra l'Assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio Angela Birindelli e i rappresentanti dei Comuni e delle Comunità Montane colpiti dall'infestazione del parassita dei castagni "Cinipede Galligeno", insieme alle principali associazioni di produttori di castagne del Lazio.

Dall'incontro è emerso il chiaro impegno della Birindelli di effettuare dei lanci di "Torymus" (insetto antagonista del Cinipide) nelle zone della Regione colpite dal parassita durante la prossima primavera.

La riunione ha avuto toni accesi causati dalla preoccupazione di chi, come ad esempio il Comune di Rocca di Papa che possiede circa 1500 ettari di bosco ceduo, ha un'economia basata sui prodotti del castagno.

"La nostra amministrazione - commenta l'assessore all'Ambiente del Comune di Rocca di Papa Alberto Cardinali - ha effettuato, come investimento, l'acquisto di quasi 800 ha di bosco ceduo per compensare la notevole riduzione di trasferimenti statali ai comuni. Richiedo una presenza diretta della Regione sui nostri boschi per toccare con mano la dilagante infestazione del "Cinipide".

L'Assessore Birindelli, prendendo le dovute cautele, è cosciente del fatto che il lancio del parassita antagonista "Torymus" sia considerato ancora una soluzione sperimentale che avrà bisogno di alcuni anni per appurarne i risultati. Difatti in Piemonte le suddette misure hanno dato i primi benefici solo dopo 5 anni. C'è da considerare anche che sul parassita antagonista influiscono ovviamente diversi agenti climatologici, quindi la speranza è che a seguito dei lanci l'insetto si ambienti e si riproduca.

"Chiederemo all'Università della Tuscia dei sopralluoghi - commenta la Dott.ssa Bianchi dell'Assessorato - per capire realmente se il rallentamento dell'accrescimento legnoso del castagno è dovuto anche ad altre malattie."

Intanto gli amministratori locali ed i produttori chiedono il coinvolgimento, dietro pressione regionale, del ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dell'Unione Europea per il reperimento di fondi. La Regione autorizzerà lo svincolo dei fondi per le migliorie boschive e degli usi civici per permettere ai comuni di destinare una parte del bilancio alla salvaguardia del patrimonio boschivo.

Ora il passo fondamentale prima del lancio del Torymus è la mappatura dettagliate delle zone colpite. Sarà formato un coordinamento che monitorerà periodicamente l'avanzamento degli interventi e delle ricerche. L'Assessore regionale inoltre si è impegnata entro settembre a convocare tutti i sindaci dei comuni e le province coinvolte per pianificare insieme un crono programma.

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