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Velletri: assessora e consigliera, la giunta approva il linguaggio di genere

La delibera della giunta di Velletri sulle linee guida per l'uso non discriminatorio del linguaggio nei documenti amministrativi ha suscitato un notevole clamore mediatico

La lingua di una nazione cambia nel tempo ed esprime valori e mutamenti sociali. Da questo assunto si fonda il documento redatto dalla Giunta comunale di Velletri in cui delinea le linee guida per un uso non discriminatorio in tutti i documenti amministrativi del linguaggio, che promuova le pari opportunità. Ed ecco allora che si dovranno utilizzare termini coma assessora e consigliera, evitare i plurali maschili inclusivi ed indirizzarsi invece ai cittadini e alle cittadini, evitare espressioni tipicamente maschili se indirizzati anche alle donne. Piccoli dettagli che vogliono avviare a un cambiamento linguistico  e culturale: molto spesso le donne ci sono, ma vengono oscurate ed è proprio questo fenomeno che la direttiva vuole evitare.

La delibera che non piace a Giorgia Meloni

"PAZZESCO! No, non è uno scherzo, quelle che leggete sono le linee guida redatte dalla giunta comunale di Velletri per sensibilizzare i suoi dipendenti contro le disuguaglianze di genere. Nell'ennesimo delirio dettato dal furore ideologico di certa sinistra troviamo disposizioni del tipo 'evitare l'uso delle parole uomo o uomini in senso universale' o 'evitare di dare precedenza al maschile nell'oppositiva uomo donna". Più che lotta al sessismo, questa è criminalizzazione dell'uomo. E lo dico da donna", è la reazione dell'On. Giorgia Meloni alla notizia dell'adozione da parte del Comune di Velletri delle linee guida per l'uso non discriminatorio del linguaggio.

Dal Governo: "Evitare termini discriminatori"

La decisione del Comune di Velletri di dotarsi di uno strumento per l'utilizzo di un linguaggio non sessista nei documenti ufficiali non è un caso isolato. Da alcuni anni, infatti, la pubblica amministrazione sta lavorando anche a livello di uso del linguaggio per prevenire la discriminazione tra generi.

Nella direttiva emanata lo scorso 27 giugno dalla Ministra della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno relativa alla promozione delle pari opportunità nella pubblica amministrazione si fa proprio riferimento all'utilizzo di un linguaggio non discriminatorio tra i generi: "Utilizzare in tutti i documenti di lavoro (relazioni, circolari, decreti, regolamenti, ecc.) termini non discriminatori come, ad esempio, usare il più possibile sostantivi o nomi collettivi che includano persone dei due generi (ad es. persone anziché uomini)". Le linee guida del Comune di Velletri sono quindi in linea con quelle nazionali che a loro volta riprendono precise direttive europee.

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