Velletri: arriva un circo con gli animali, nonostante il regolamento che lo vieta

Il circo che c'è, ma che non dovrebbe esserci. E' possibile riassumere così la vicenda che sta animando la politica veliterna in questi giorni di semifesta. Fino al 4 maggio stazionerà sul territorio del Comune di Velletri il circo Montecarlo che prevede nel proprio spettacolo l'utilizzo di rettili, peccato che c'è un apposito regolamento comunale che vieta gli spettacoli con questo tipo di animali.

Due anni fa infatti il Consiglio comunale ha approvato il regolamento che vieta in città lo stazionamento di circhi che utilizzino animali di razze esotiche e rare, ammettendo solo determinate tipologie di animali se ben tenuti secondo uno specifico protocollo. A leggere bene il regolamento i rettili proprio non sono ammessi. Una palese violazione delle regole, tanto da sollevare le proteste delle associazioni ambientaliste veliterne e far sì che il Consigliere nazionale dei Verdi, Massimo Andolfi, e Umberto Di Giuliomaria rappresentante dell'associazione Velletri Vegan presentassero alla Procura della Repubblica di Velletri e all'autorità competenti un esposto sulla presenza di un circo con animali a Velletri in palese violazione del regolamento cittadino citato, approvato due anni fa. 

Come ha fatto notare il circolo ambientalista La Spinosa il divieto stabilito dal regolamento si ispira alla Dichiarazione Universale dei diritti degli animali approvata a Parigi nel 1978 che prevede all’articolo 4 che “ogni animale che appartiene a specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale” e all’articolo 10 che prevede che “nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo: le esibizioni degli animali e gli spettacoli che utilizzano animali sono incompatibili con la dignità dell’animale”.

"La Spinosa nella sua azione di sostegno e di appoggio all’iniziativa di Massimo Andolfi e di Velletri Vegan - si legge sul loro sito internet - ribadisce come l’assenza di rispetto delle regole e della legalità da parte delle Istituzioni costituisca il terreno di cultura più fertile per l’illegalità diffusa e permanente che si rileva negli attacchi al territorio e all’ambiente".