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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Da due giorni Canadair in volo per spegnere i roghi sul Monte Artemisio

Non si riesce a domare l'incendio che da due giorni sta distruggendo il bosco del Monte Artemisio a Velletri. La natura è sicuramente dolosa e si pensa a qualche interesse privato di speculazione edilizia

Fiamme da due giorni che non si riescono a domare con un fronte del fuoco di 2 km, dalla notte di mercoledì brucia il Monte Artemisio di Velletri. Sono in azione i volontari della protezione civile e i vigili del fuoco. In volo ininterrottamente i canadair per cercare di arginare l'espansione dell'incendio, appiccato con molta probabilità da mani esperte.

Il contemporaneo innesco di più focolai, alcuni accesi sembra addirittura durante le operazioni di spegnimento, potrebbe far pensare a interessi privati in ballo sul destino della montagna veliterna come denunciato dall'assessore ai Beni Comuni Sergio Andreozzi:  "La natura dolosa dell'incendio, che ha avuto più inneschi contemporanei - ha detto Andreozzi in una nota di stampa - sembra indicare, e non sarebbe certo la prima volta, la pista di un qualche interesse privato che vuole degradare questa meravigliosa zona del nostro territorio per puro tornaconto."

Dal coordinatore di SEL dei Castelli Romani Andrea Mollica arriva il monito a inserire immediatamente nel castasto incendiario le aree del monte per evitare intenti speculativi: " Le istituzioni si attivino senza indugi per individuare i colpevoli, aumentare i controlli e per inserire immediatamente questa area incendiata nel Catasto Comunale delle Aree Percorse dal Fuoco. Così come vuole la legge, sulle aree inserite nel catasto scattano speciali norme di tutela, tra le quali il vincolo di inedificabilità decennale, che mette al riparo il sito incendiato dalle mire degli speculatori edilizi."

Non dobbiamo dimenticare che da tempo si fronteggiano sul destino del Monte Artemisio diverse posizioni di chi lo vorrebbe tutelare per il suo valore paesaggistico e chi lo vede come un ostacolo dal punto di vista economico e dello sviluppo tanto da chiedere di tirarlo fuori dai confini del parco dei Castelli Romani. Intanto tutti gli ambientalisti di Velletri si sono dati appuntamento per domenica mattina alla Fontana del Marcaccio per un sit-in per dire che l'Artemisio non si tocca!

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