Velletri: Casapound occupa i locali dell'ex mattatoio

Mercoledì mattina i militanti di Casapound dei Castelli Romani hanno occupato i locali dell'ex mattatoio di Velletri, una zona abbandonata e degradata da sempre oggetto di un piano di rivalutazione mai attuato tanto che da alcuni mesi si prospetta che la zona possa lasciare il posto a un centro commerciale e a una zona residenziale. Per questo il Comune ne ha deciso la dismissione dal patrimonio immobiliare.

"Crediamo che in un centro come Velletri, privo di spazi sociali e zone a edilizia sociale - spiega Matteo del Mastro referente di Casapound dei Castelli Romani -  un’area del genere dovrebbe essere riqualificata e valorizzata in tal senso. La nostra proposta è quella di realizzarvi strutture di tipo aggregativo e abitativo con la formula del Mutuo Sociale, da noi ideata, anche se spesso rivendicata in maniera speculativa da altri soggetti politici.”

All'occupazione dei militanti di Casapound non si è fatta attendere la reazione dei Giovani Democratici di Velletri che hanno messo in luce come sia stato difficile per l'amministrazione Servadio optare per una svendita dell'area dell'ex mattatorio: "Una scelta sofferta per l'amministrazione perché il recupero dell'ex Mattatoio è sempre stato un cavallo di battaglia delle proposte politiche della Sinistra, specie dei più giovani, che ne hanno fatto una bandiera assieme al recupero del Teatro Artemisio".

I giovani del PD rivendicano i numerosi progetti portati avanti dall'amministrazione comunale in merito alle politiche giovanili: la ristrutturazione del Palazzetto dello sport e di Villa Bernabei, la creazione della consulta giovanile e la costruenda Casa della Musica con il progetto Plus.

"Con noi il populismo lascia il tempo che trova - rispondono I giovani Democratici ai loro coetanei di Casapound - con la campagna elettorale alle porte siamo nella condizione di poter camminare a testa alta per le vie della Città, abbiamo dimostrato con i fatti quello che sappiamo fare e constatiamo, con orgoglio, che qualcuno ancora non riesce a farsene una ragione".