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Velletri: salvi i posti di lavoro degli asili nido comunali

La CGIL ha comunicato l'esito positivo della vertenza che ha visto coinvolti i lavoratori degli asili nido comunali di Velletri dopo il bando di assegnazione della gestione di quest'ultimi

Buone notizie per gli operatori degli asili nido comunali di Velletri. Si è conclusa positivamente la vertenza sindacale che vedeva coinvolti i lavoratori e la nuova cooperativa vincitrice del bando per la gestione delle strutture per l'infanzia. Nella mattinata di martedì come comunicato dalla CGIL la cooperativa vincitrice ha rinunciato all'incarico, garantendo così i posti di lavoro, il pagamento dei fornitori e la garanzia del servizio. Il servizio continua così a essere gestito dalla cooperativa che già ha operato negli anni scorsi.

Soddisfatto delle risultanze dei risultati ottenuti si è dichiarato Marco Frezza, Segretario della CGIL Funzione Pubblica: "Occorre ringraziare – ha detto il segretario – il senso di responsabilità e l’attaccamento al servizio delle educatrici, che sino alla fine hanno resistito nel fortino assediato con in mano le lettere di licenziamento e senza stipendio da due mesi. Il servizio non si è mai interrotto e gli stessi genitori sono stati avvertiti della drammatica situazione solo quando non era più possibile tacere".

Importante anche il lavoro svolto dal comune: "L’amministrazione è stata di parola, Sindaco in testa, per voler chiudere questa brutta pagina. Adesso manca di recuperare gli stipendi arretrati. Spero – continua Frezza – che questa vicenda faccia riflettere tutti noi sull’attenzione che occorre mettere nella selezione delle offerte. Ci siamo battuti per anni per spostare l’attenzione sui progetti piuttosto che sulla proposta economica, forse adesso occorre cambiare qualche parametro nei giudizi",

"Non basta a volte uno splendido progetto educativo, se poi i curricula, la solidità economica e la pratica di lavorare con la pubblica amministrazione. sono insufficienti. Le aziende e le cooperative che vogliono gestire servizi pubblici, debbono avere la capacità economica di poter pagare gli stipendi, altrimenti a far gli imprenditori con il soldi pubblici siamo ben capaci tutti noi" conclude il sindacalista.

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