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Velletri: bollette dell'acqua troppo care per un servizio carente

Velletri è una delle cittadine del Lazio in cui la bolletta dell'acqua è tra le più care, ma con un servizio tra i più carenti nonostante la gestione triennale dell'ACEA. Per questo è nato il Comitato Acqua Pubblica per proporre un sistema idrico integrato e più trasparente.

A Velletri sono ormai già tre anni che la gestione del servizio idrico è interamente passato all’Acea che gestisce tutta la distribuzione dell'acqua nel cosiddetto ATO 2, ovvero l'ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato, che comprende tutta la città di Roma e la sua provincia. Il servizio idrico nella cittadina veliterna ha sempre subito tutta una serie di problematiche che si pensava che la gestione dell'Acea, che è tra i principali gestori in Italia, potesse risolvere, ma le criticità sono rimaste.

La Convenzione di Gestione firmata dal Comune di Velletri nel 2005 e l'Acea prevedeva importanti interventi di ammodernamento e soprattutto un adeguamento progressivo delle tariffe a quelle del comune di Roma, visto che paradossalmente nella Capitale le tariffe sono di gran lunga le più basse: 0,15 centesimi di euro contro 0,85 per metro cubo per Velletri, tra le più care del Lazio e di tutta la Provincia di Roma. A tre anni però dalla firma della convenzione le cose sono andate in modo diverso ed è per questo che nel novembre del 2007 è nato un comitato cittadino denominato "Acqua Pubblica" per cercare di dare una nuova direzione alla gestione del sistema idrico di uno dei centri più popolosi dei Castelli Romani.

Infatti la prima questione che balza agli occhi è l’aumento delle tariffe del servizio idrico, anziché la loro diminuzione: la tariffa media per il 2008 era di 0,87 euro al metro cubo, ma il 5 dicembre scorso il comune di Velletri ha votato a favore della decisione di aumentare la tariffa media a 0,95 euro al metro cubo con la conseguenza che non verrà più concessa la diminuzione della tariffa di quasi il 7% che era stata prevista per il 2008. Questa diminuzione era dovuta perché come detto Velletri aveva una delle bollette dell'acqua più care della provincia.

  La discussione del progetto di delibera ha un’importanza fondamentale per il futuro della città di Velletri  
Poi ancora la mancata introduzione della tariffa sociale, prevista dalla legge ma mai attuata da Acea, caratterizzata per essere un'agevolazione per le persone in difficoltà economica, che non hanno disponibilità per pagare l'acqua. Oggi queste persone rischiano di vedersi tagliare la fornitura da Acea, grazie ad un che non distingue tra veri morosi e famiglie in difficoltà, per non parlare inoltre dell’assenza di depuratori per cui i cittadini continuano a pagare il servizio e una scarsa qualità dell’acqua ricca di arsenico, vanadio e fluoruri oltre i limiti di legge per cui il gestore ha chiesto una deroga e ancora le mancate letture annuali dei consumi.

Per questo il Comitato “Acqua Pubblica” ha portato avanti una raccolta di firme e presentato una petizione di iniziativa popolare in cui si chiede al comune di definire il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica attraverso la creazione di un consorzio pubblico che gestisca il servizio idrico, preveda gli adeguati investimenti per gli impianti ormai desueti con trasparenza dei costi e delle tariffe con un impegno diretto dell’amministrazione comunale, che attualmente nella gestione Acea,  possedendo appena  lo 0,000003% del capitale, di fatto e di diritto ha perso ogni potere di decisione sulla gestione delle risorse idriche.

La proposta del comitato dovrà essere discussa in consiglio comunale entro la fine di luglio, ma ancora non è stata calendarizzata e in una lettera al sindaco Servadio il comitato chiede tutele e certezze visto anche le recenti risse in consiglio sulle iniziative proposte dai cittadini, come l’istituzione di un difensore civico: “La discussione del progetto di delibera ha un’importanza fondamentale per il futuro della città di Velletri e il fatto che sia stato proposta direttamente dai cittadini in maniera trasversale, al di fuori della dialettica partitica, rende, a nostro giudizio, particolarmente importante la serenità del Consiglio comunale e l’imparzialità della Presidenza dello stesso. Chiediamo quindi un intervento diretto per riportare un clima di serenità nel dibattito, senza posizioni precostituite, garantendo un iter consiliare basato sul rispetto rigoroso delle regole, anche a garanzia dei 900 cittadini sottoscrittori della proposta d’iniziativa popolare sul sistema idrico integrato.”. 

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