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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Velletri: niente più deroghe per l'arsenico nell'acqua da parte dell'UE

Dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale Marco Mattei sulla decisione dell'UE di non concedere più deroghe per l'arsenico nell'acqua nel Lazio parte la mobilitazione dei comitati

A inizio mese il comitato Acqua Pubblica di Velletri aveva presentato "Il Libro nero delle acque, il caso Velletri" denunciando la presenza di valori troppo alti di arsenico nelle acque forite dall'Acea.

Ora  lo stesso comitato sta preparando una serie di iniziative insieme agli altri comitati del Lazio, per chiedere risposte forti e immediate a tutte le istituzioni dopo che la commissione Ue "non intende rinnovare la deroga per l'arsenico nel Lazio", come come affermato dall'assessore regionale all'ambiente Marco Mattei in una intervista rilasciata su Il Messaggero.

"La legge prevede, in questo caso, che - afferma il comitato - la Asl chieda ai Sindaci di emettere un'ordinanza per vietare l'uso potabile dell'acqua, quando ci sono sforamenti dei parametri di legge per l'Arsenico, come accade a Velletri. Chi fornirà, ora, l'acqua potabile alla popolazione? Chi garantirà acqua senza arsenico e fluoro nelle scuole? Che accadrà alle imprese locali che utilizzano l'acqua per usi alimentari?".

"Riteniamo, inoltre, che - aggiunge il comitato - sul banco degli imputati vi siano, primi fra tutti, i gestori privati dell'acqua, che non sono stati in grado di gestire adeguatamente questa situazione.

Le responsabilità riguardano, poi, tutte quelle istituzioni che non sono state in grado di imporre comportamenti virtuosi ai gestori, ad iniziare dalle Autorità d'Ambito. Rimane la domanda: perché nessuno ha voluto ascoltare gli allarmi dei cittadini e dei comitati? In queste ore i comitati dei castelli e della provincia di Latina - conclude la nota - si stanno riunendo, per elaborare una posizione comune ed incisiva. Servirà la mobilitazione dell'intera popolazione, perché si scrive acqua, ma si legge democrazia"

Ieri in merito alla questione della presenza elevata di arsenico nell'acqua di Velletri era intervenuto Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del CODICI:  “Il CODICI aveva inviato al Comune un accesso agli atti perché potesse venire in possesso dei dati relativi alla qualità dell’acqua che i Velletrani continuano ad utilizzare, nonostante non possa essere usata neanche per cucinare  In particolare il nostro interesse era focalizzato all’acquisizione di informazioni sui valori di fluoro, vanadio, selenio,  trialometani e di altri metalli pesanti presenti in essa”.

“Il Comune si è guardato bene dal rispondere al nostro accesso agli atti – prosegue Giacomelli - e solo dopo una diffida ad adempiere ha inviato all’Associazione i valori riscontrati da Acea Ato 2 ma non quelli della Asl RmH. Inoltre, ed è particolarmente rilevante, negli atti del Comune, pur essendone questo in possesso, non compaiono i valori di  trialometani che sono stati messi in relazione col rischio di morte intrauterina, o di metalli pesanti come l'ammonio, osteggiando di fatto, il diritto dell’Associazione e dei cittadini a conoscere la verità. Questo è il motivo per cui il CODICI ha fatto ricorso al Tar, il quale si è espresso in favore dell’Associazione”.

“La reticenza del Comune –continua il Segretario Nazionale – è stata in questa maniera superata. Ora si potrà finalmente fare luce sulla qualità dell’acqua e sulle varie responsabilità. Il TAR ha infatti  condannato il Comune di Velletri ad esibire i documenti richiesti”.

“Il Comune sarebbe dovuto essere fin dall’inizio dalla parte dei cittadini, tutelandoli, purtroppo il suo silenzio è andato dalla parte opposta – prosegue Valentina Coppola, Segretario Provinciale CODICI Roma - L’assunzione dell’acqua è sconsigliata ai soggetti di età  inferiore ai 14 anni questo perché in essa sono presenti sostanze nocive in concentrazioni superiori ai limiti previsti dalla normativa vigente. Tra l’altro – prosegue Coppola-  ci chiediamo per quale motivo i  cittadini  di  Velletri  debbano continuare a pagare per intero la bolletta dell’acqua  che può essere utilizzata solo  per gli  scarichi e per l’irrigazione”.

Il caso delle acque di Velletri è arrivato anche in parlamento dove è stata presentata un'interrogazione da parte dei deputati radicali per conoscere da parte del Ministro della Salute i dati epidemiologici sull'acqua di Velletri e sull'incidenza tumorale nella zona.


 

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