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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A Velletri il vino che parla di solidarietà e di amore

Non solo l'etichetta di un vino: "La Tognazza che Ama" è una speciale etichetta che parla d’amore, nata da un progetto dell'azienda Tognazza Amata in collaborazione e a favore dell’Associazione Italiana Persone Down

Vino e solidarietà: questo il binomio che caratterizza l'iniziativa solidale de La Tognazza Amata, la tenuta agricola che fu del grande Ugo Tognazzi, che verrà presentata sabato prossimo 25 ottobre e che vede una stretta collaborazione con l'Associazione Italiana Persone Down.

Una bottiglia di vino dal nome  Phileo 47, (phileo come amore e 47 come il numero di cromosomi che caratterizzano le persone affette da sindrome di Down) che avrà un'etichetta d'eccezione realizzata da  Lucrezia, bambina di 6 anni affetta dalla trisomia del cromosoma 21 che ha suo modo ha voluto rappresentare la filosofia de "La Tognazza che ama", ovvero l'amore per la terra, le cose buone e genuine, l’amore per la cucina.

I ragazzi dell'Associazione Italiana Persone Down hanno partecipato a un concorso per realizzare l'etichetta dei vini della linea "La Tognazza che ama", dando spazio al loro talento rappresentando attraverso il disegno le loro passioni e ciò che amano di più e saranno anche i protagonisti della serata di presentazione del loro vino solidale diventando non solo disegnatori, ma anche padroni della sala e della cucina, accogliendo gli ospiti e cucinando i piatti della serata.

 GianMarco Tognazzi spiega così la decisione di sposare questo progetto solidale: “La Tognazza nasce dall’amore di mio padre per la campagna e la buona cucina, io a modo mio e con passione continuo per questa strada. Ho conosciuto l’Aipd Roma e i suoi ragazzi un anno fa e subito ho capito che dovevamo fare qualcosa insieme, perché sono ragazzi speciali, pieni di entusiasmo e gioia di vivere. Ed è propria quella loro gioia di vivere che hanno trasmesso nei loro disegni. Quello prescelto per l’etichetta in fondo è la sintesi della felicità!”

“In vino veritas. E’ proprio il caso di dirlo – dichiara il presidente di Aipd Roma Giampaolo Celani -Chi ha modo di conoscere una persona con sindrome di Down scopre che questa dice sempre la verità, anche quando è scomoda. Non ha bisogno di fingere. Può non comunicare bene a parole, può non saper scrivere, ma sa sempre come farsi amare perché è sincera. E' un lui, una lei. Con un nome, un cognome, una storia. Siamo contenti che sia proprio GianMarco, con il suo vino, ad aiutare a far scoprire chi sono le persone con sindrome di Down e l’AIPD Roma con i suoi progetti e servizi”.

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