Si accende una speranza per la trasferta all'Expo del Vino Velletri DOC
La Regione Lazio potrebbe rivedere la lista dei 100 prodotti regionali che verranno presentati all'Expo di Milano. Nella lista saranno inclusi anche il vino di Velletri e i kiwi di cui il Lazio è trai primi produttori al mondo
Il Vino Velletri Doc escluso dall'Expo di Milano? Forse no. La lista delle 100 eccellenze enogastronomiche che la Regione Lazio aveva stilato in vista dell'esposizione universale sull'alimentazione potrebbe essere integrata.
E' quanto emerge da una nota di stampa del Comune di Velletri che a seguito dell'assenza del vino veliterno nell'elenco regionale ha provveduto a contattare la Presidenza della Regione Lazio e ieri è arrivata un'apertura sulla possibilità di valutare l'inserimento tra le 100 specialità anche il vino e i kiwi di Velletri. A sposare la causa di Velletri all'Expo il consigliere regionale di Fratelli d' Italia Giancarlo Righini, ex amministratore locale, che ha sollevato la questione in Consiglio regionale ottenendo la rassicurazione di un'integrazione da cui a maggio del paniere di prodotti regionali per l'Expo direttamente dall'assessore regionale all'agricoltura Sonia Ricci.
L'amministrazione comunale promuoverà anche il bando Arsial per le imprese private affinché siano nelle condizioni di avanzare i propri prodotti per l'Expo di Milano nell'ambito delle attività che si svolgeranno nel padiglione della Regione Lazio, unica presente oltre la Lombardia.
Soddisfatti per il possibile recupero del vino veliterno i Verdi Ecologisti che per primi avevano sollevato il caso sulla stampa locale: "Cogliamo con moderata soddisfazione, dopo aver sollevato il caso attraverso il nostro Consigliere Nazionale Massimo Andolfi, quanto sta accedendo in Regione Lazio grazie all'attenzione del Consigliere Regionale Giancarlo Righini".
"Restiamo sbigottiti per la leggerezza con cui gli enti proposti, in teoria altamente qualificati, nel gestire la vicenda. Non è sufficiente inserire nel paniere regionale il Velletri DOC e gli altri vini esclusi, alcuni che come il nostro vantano un pedigree superiore a prodotti riconosciuti da molto meno tempo - si legge in una nota di stampa - La Regione Lazio si deve far carico di ridisegnare la cartina regionale e inserire il nostro prodotto in tutto il materiale e le iniziative che si stanno allestendo per Expo 2015. Infine riteniamo che il problema non sarà quale cantina rappresenterà il prodotto, ma che il prodotto, sinonimo di un territorio e della sua vocazione enologica trimillenaria, sia presente alla più importante vetrina enogastronomica del secolo!"
