Velletri: tanti volontari per salvare i rospi di Monte Artemisio
Un'iniziativa di un gruppo di animalisti: salvare durante la notte i rospi di Monte Artemisio spesso schiacciati dalle automobili
Un gruppo di volontari muniti di giubbotti catarifrangenti, calosce e guanti si aggirerà per le prossime notti nelle strade dei territori boschivi di Velletri per salvare i rospi: sì gli anfibi verdi che sono tipici dell'habitat del Monte Artemisio.
I rospi tendono in questo periodo a migrare dalla zona dei Pratoni del Vivaro a quella del Monte Artemisio, ma questi due ambienti sono separati da una strada a scorrimento veloce e nella maggior parte dei casi i rospi rimangono appiattiti sull'afalto: "Stiamo organizzando i gruppi che si occuperanno del salvataggio dei rospi", scrive Barbara Balsamo del gruppo ambientalista Terranomala che organizza annualmente la messa in sicurezza della migrazione anche attraverso adeguate barriere di contenimento.
"Nella memoria di vita e ed ecologica dei rospi, dal bosco al monte Artemisio e viceversa, per essi è la stesso unico ambiente. E’ la cesura d’asfalto, creata dall’uomo, che fittiziamente ha diviso in due questo unico ecosistema. A questo serve l’iniziativa di Terranomala, a limitare i morti. A limitare i danni dell’equilibrio ecologico". Chiunque voglia partecipare a salvare gli anfibi può contattare il gruppo di volontari via email all'indirizzo, info.terranomala@gmail.com.
