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Domenica, 28 Aprile 2024
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Castel Gandolfo: gli impianti olimpici dimenticati e abbandonati

Nel 1960 A Castel Gandolfo si svolsero le gare di canottaggio delle Olimpiadi di Roma: 52 anni dopo gli impianti sono abbandonati e inutilizzabili per il continuo abbassamento del livello delle acque del Lago Albano

In questi giorni tutti i riflettori del mondo sono puntati su Londra per i giochi olimpici 2012, ma 52 anni fa le Olimpiadi fecero tappa a Roma. Era il 1960 e il Lago Albano con il Comune di Castel Gandolfo ospitarono le competizioni di canottaggio. Per l'occasione sulle sponde del Lago fu costruito lo stadio olimpico e un'apposita funivia per raggiungere gli impianti di gara.

Cosa resta oggi di quegli impianti? La risposta è una sola: totale abbandono. Sebbene il CONI abbia da sempre utilizzato il Lago Albano per gli allenamenti dei suoi campioni, molti ricordano negli anni d'oro l'atleta olimpico Antonio Rossi pagaiare nel Lago Albano le strutture olimpiche sono ormai un ammasso di ferraglia inutilizzato.

Il porticciolo olimpico costruito in occasione delle gare è ormai in secca e i piloni di ancoraggio  l'acqua la vedono da lontano da diverse decine di metri: il continuo abbassamento del livelo del lago, che viaggia a una media di 40 cm l'anno hanno fatto emergere i piloni che ora fanno da ornamento ai pochi stabilimenti legali rimasti sulle sponde.

Dopo il porticciolo a non fare bella figura è proprio lo stadio olimpico: le gradinate da dove centinaia di spettatori ammiravano gli atleti gareggiare sono arrugginite e sommerse dalla vegetazione che in 52 anni ha ripreso il suo posto e anche la torre dello stadio è ormai inagibile e inutilizzata. Delle olimpiadi restano solo i cinque cerchi sul cancello di ingresso, per il resto desolazione assoluta.

E la funivia costruita appositamente per portare gli spettatori e non solo sui campi di gara che fine ha fatto? Ha funzionato per appena dieci anni per poi venire dismessa, dell'impianto di risalita restano i piloni di ferro e gli impianti di comando. Al suo posto un ristorante che si chiama proprio La funivia. Peccato che ora nel 2012 non ci siano mezzi per raggiungere il lago, né autobus di linea e né navette del trasporto pubblico locale e i turisti e i villeggianti che vogliono visitare il lago devono o farsi dalla stazione ferroviaria circa 1 chilometro e mezzo a piedi tra i tornanti o sulla ripida discesa dell'emissario, percorsi non molto agibili e sicuri oppure usare l'automobile. Però in guardia che i parcheggi sono tutti  a pagamento e una giornata al lago potrebbe risultare un salasso per le tasche dei malcapitati.

Castel Gandolfo: impianti olimpici abbandonati

IL FILMATO DELLE OLIMPIADI DI ROMA 1960: GARE DI CANOTTAGGIO

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