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Manifesti abusivi: così i partiti incartano i Castelli Romani

Manifesti attaccati abusivamente di tutti i partiti da Sel, al PD, al PDL imbrattano e incartano, nel verso senso della parola, le strade dei Castelli Romani a discapito di chi paga regolarmente la tassa di affissione comunale

Dall'elenco non scappa nessuno: PD, PDL, SEL per fare solo degli esempi, insomma tutti i partiti non scappano nell'elenco dei manifesti abusivi. Ormai la comunicazione politica locale si fa a suon di carta in tutti i punti più disparati.

Cassonetti della spazzatura, plance comunali, gabiotti dell'enel, fermate dell'autobus, tutto è ricoperto da manifesti colorati dei più svariati argomenti politici e non importa il paese in cui si va. Da Albano a Genzano, da Marino a Velletri l'immagine che si presenta agli occhi di chi gira per le strade cittadine è la stessa.

Non importa il messaggio in esso contenuto perché il risultato è lo stesso, incartare e imbrattare la città non tenendo cura di chi magari da privato cittadino paga regolarmente la tassa di affissione comunale.

Di recente il Movimento a Cinque stelle dei Castelli Romani ha inviato una lettera ad alcuni sindaci dei Castelli Romani in particolare di Ariccia e Genzano, chiedendo in particolare il rispetto delle leggi sulle affissioni e la rimozione dei manifesti abusivi indipendentemente dalla parte politica che aveva irregolarmente affisso i manifesti.

Nel comune di Genzano, dopo la lettera protollata, e alcune polemiche sono stati rimosso i manifesti del Partito Democratico del Lazio che ricoprivano parecchie parti della città. Ad Albano il Comune ha apposto le scritte affissione abusiva su tutti i manifesti dei partiti politici di destra e sinistra che avevano attaccato illegalmente sulle plance comunali.

Manifesti abusivi nei Castelli Romani

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