rotate-mobile
Frascati Frascati / Piazza Guglielmo Marconi

Alessandro Adotti: "Nella mia Frascati centro e periferia saranno uniti"

Alessandro Adotti si candida per la seconda volta sindaco di Frascati e nel suo programma punta tutto sul rilancio delle periferie sia da un punto di vista culturale che infrastrutturale

Alessandro Adotti è il candidato sindaco di un'ampia coalizione che va da Fratelli d'Italia a Nuovo Centro Destra a una serie di liste civiche, consigliere comunale uscente è già stato candidato sindaco cinque anni fa sostenuto dall'UDC e aveva ottenuto quasi il 14% dei consensi.  

Lei si candida sindaco con un'ampia coalizione, sostenuto da liste civiche e partiti di centro-destra. Se dovesse indicare tre aspetti fondamentali della coalizione che la sostiene cosa metterebbe in evidenza?

La sintesi tra civici e politici su un programma amministrativo di buon governo, l'aggregazione anche oltre il centrodestra, che si fonda sul comune sentire di voler unire e voler mettere Frascati al centro della propria azione e delle proprie scelte, a prescindere dalla propria personale appartenenza a una determinata area politica e in ultimo, ma non per ultimo, l'obiettivo condiviso, che è quello di voler iniziare una nuova stagione di governo, all'insegna dell'efficacia delle azioni, l'efficienza dei servizi e della progettazione dello sviluppo futuro della nostra città.

Il centro-destra a Frascati si presenta diviso. Forza Italia esprime un suo candidato. Avete seguito gli schemi di politica nazionale o la divisione è tutta locale?

Guardi, quando si parla del territorio, gli schemi nazionali possono o meno facilitare il raggiungimento di una sintesi politica, ma più che i partiti, conta la volontà delle persone che li rappresentano sul territorio e conta quanto l'interesse comune sia rispondere alle necessità della propria città, pensando anche all'opportunità politica di riunire l'elettorato, in questo caso specifico quello di centrodestra, al di là dei "contenitori" politici, attorno ad un programma e ad una candidatura capace di aggregare e offrire le maggiori opportunità di successo. E' l'elettorato di centrodestra che vogliamo riunire, a prescindere dai simboli politici. Un elettorato che sta ritrovando il senso di quel fare comunità che a Frascati ne ha ispirato la storia politica, e che è capace di andare oltre la propria appartenenza per aprirsi a tutte le forze civiche, moderate e liberali della città. Ci appelliamo quindi a tutti e desideriamo unire tutti, anche oltre gli schemi politici, su un comune progetto amministrativo.

Delle passate amministrazioni di centro-sinistra e in particolare della giunta Di Tommaso cosa critica?

Credo semplicemente che la stagione politica che ha visto il centrosinistra alla guida della città sia giunta al termine. E che un cambio di passo sia necessario, per uscire dall'immobilismo politico, ma anche economico e sociale che Frascati vive. Alle critiche anteponiamo le proposte, nella consapevolezza che le ricette della passata maggioranza, seppur ora divisa in due tronconi, siano logore e non incisive.‎

Turismo, periferie e migliore gestione della raccolta differenziata: sono temi importanti per Frascati. Cosa proponete nel vostro programma?

Il turismo vive e genera valore se ci sono azioni per lo sviluppo e la crescita occupazionale ed economica della città. Le nostre proposte sono la creazione di una rete di grandi eventi frascatani, una rete del "commercio amico- Frascati", uno sportello lavoro per le opportunità di impiego sul territorio, la valorizzazione del marchio Frascati, con un portale dedicato e l' istituzione del premio "Frascati nel mondo" per i cittadini Frascatani residenti all'estero e gli stranieri legati a Frascati. E' necessario rivedere l'uso dello spazio espositivo delle Scuderie a favore di spazi e padiglioni in periferia, per mettere a sistema la città intera anche da questo punto di vista.

Lo storico gap tra centro e periferia deve essere definitivamente ricomposto, sia dal punto di vista amministrativo, e quindi attraverso una revisione della gestione di tutti i servizi ai cittadini, non solo del sistema di raccolta differenziata, che comunque va rivista anche con la creazione di isole ecologiche, ma anche del sistema parcheggi, così come è necessaria una revisione del servizio di trasporto pubblico, per facilitare i collegamenti tra il centro e le aree periferiche. Proponiamo confronti pubblici "itineranti" nelle zone periferiche, l'allocazione di mostre e spettacoli in periferia, la creazione di presidi di sicurezza. Riteniamo necessario avviare con gli enti preposti le azioni per favorire la creazione di zone censuarie differenziate, oltre a valutare la revisione dei parametri per il danno ambientale e la pianificazione per le aree agricole.

Mettiamo il caso che il 25 Maggio lei sarà il nuovo sindaco di Frascati. Nei primi 100 giorni di governo cosa farà?

Procederei alla verifica immediata dello stato delle finanze comunali che sarà presentata ai cittadini in una relazione. Immediata costituzione di un Osservatorio Sicurezza. Subito al lavoro per manutenzioni, servizi efficienti, decoro urbano in periferia come al centro. 100 giorni per dare ai cittadini di Frascati la certezza che ogni azione amministrativa intrapresa sia il risultato di un'attenta analisi della situazione reale, sia efficace, segni un cambiamento di rotta, sia utile allo sviluppo della nostra città e a garanzia dei diritti di ogni cittadino in quanto tale. 100 giorni per ridurre la burocrazia e dimostrare che la Politica può ritornare ad essere lo strumento per fornire un servizio alla propria città, riscoprirne le potenzialità e valorizzarle per costruirne il futuro.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alessandro Adotti: "Nella mia Frascati centro e periferia saranno uniti"

RomaToday è in caricamento