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Frascati Frascati / Piazza Guglielmo Marconi

Fabio Polli: "Farò di Frascati una città più bella"

E' il candidato del Movimento popolare tuscolano e nel suo programma elettorale punta tutto sul decoro urbano e il rilancio delle bellezze di Frascati

Fabio Polli, giornalista e direttore del periodico Il Tuscolo, è il candidato sindaco del Movimento Popolare Tuscolano che si presenta come un movimento alternativo ai partiti che mira a superare i confini della città di Frascati per dare vita a quella che dovrà essere la città tuscolana.

Fabio, come nasce la sua candidatura a sindaco di Frascati?

Nasce dalla constatazione del fallimento della classe dirigente e politica del nostro territorio, la fiducia degli elettori è stata mal riposta e delle promesse fatte nessuna è stata mantenuta. Io sono sceso in campo per difendere la nostra città colpita dalla crisi economica che va sempre più verso l'impoverimento. Una città povera è una città in cui si abbassa drasticamente la qualità della vita dove i servizi sociali non riescono più a essere efficienti. In questa situazione c'è bisogno di superare i confini comunali per pensare in una visione di area vasta. Non si devono più ripetere inutili battaglie per esempio tra Marino e Frascati per l'apertura del pronto soccorso o per esempio se si apre il policlinico ad Ariccia deve chiudere l'ospedale ad Albano. Queste lotte intestine ci penalizzano e quando arriverà la città metropolitana noi siamo destinati a diventare periferia romana.

La mia lista civica non è una lista che nasce e muore con le elezioni, ma deve essere un contenitore per contrastare la supremazia della politica romana sui Castelli Romani, basta ricordare il caso dell'inceneritore di Albano voluto da Piero Marrazzo per risolvere i problemi della Capitale. Anche i consiglieri regionali eletti dai Castelli Romani allora non hanno fatto opposizione, la politica del territorio è succube di quella romana.

A Frascati ci sono otto candidati sindaco. Come valuta da candidato questa frammentazione politica?

Ci siamo fermati a otto candidati, ma potevano essere anche nove o dieci, ma questo è il sale della democrazia, è sintomo di una partecipazione variegata e del fallimento dei partiti che non sono più in grado di contenere i loro schieramenti. Facciamo l'esempio del candidato Fiasco, si la sua è una candidatura che viene dal basso , ma non è stata concordata a livello di coalizione. Anche le primarie che sono state svolte per la prima volta a Grottaferrata per volontà del senatore Willer Bordon hanno frammentato la politica, è diventata una guerra.

Quali sono tre punti importanti del vostro programma elettorale?

Il primo punto del programma è quello di fare di Frascati una città più bella. Dobbiamo tutelare il verde e lottare contro il degrado. Per questo abbiamo lanciato alcune campagne di decoro urbano come "1000 alberi per Frascati" e "Stop al degrado, zozzoni zero". Dobbiamo puntare sullo sviluppo del turismo e del commercio perché la nostra è una città che vive del settore terziario, basti pensare che alcuni istituti superiori del territorio hanno attivato l'indirizzo alberghiero. Si dovranno migliorare le infrastrutture con nuove aree pedonali e parcheggi per intercettare almeno una parte degli oltre 500 pullman che arrivano a Roma. Sosterremo l'agricoltura e le attività dei giovani in questo settore e dovremmo rilanciare il vino Frascati che dovrà essere venduto nei supermercati di tutta Europa e non solo, sarà il miglior messaggio promozionale per la nostra città.

Mettiamo il caso che il 26 maggio lei sarà il nuovo sindaco di Frascati. Primi 100 giorni di governo. Cosa farà nell'immediato?

Nei primi 100 giorni penseremo al decoro della città, fermeremo il degrado e faremo partire fin da subito la campagna "Stop al degrado, zozzoni zero", cercando di contrastare anche chi non effettua correttamente la raccolta differenziata.

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