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Sabato, 20 Aprile 2024
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Stefano Baccani: "Con me Frascati sarà un comune virtuoso"

E' il candidato sindaco dell'esperienza civica di Frascati in Comune ed è molto vicino al movimento La Città al Governo che corre nella vicina Grottaferrata

La candidatura a sindaco di Stefano Baccani nasce da un'esperienza di partecipazione civica e dal basso con un gruppo che ha dato vita alla lista "Frascati in Comune" che condivide molti aspetti con l'omologa lista de La città al Governo che corre nella vicina Grottaferrata. L'obiettivo è fare di Frascati una città virtuosa.

Stefano come nasce la sua candidatura a sindaco di Frascati?

Il nostro gruppo è nato circa un anno e mezzo fa e per diversi mesi ci siamo confrontati solo sulla filosofia di governo, sui modi di rapportarci con i cittadini e, naturalmente, sul programma, seguendo la logica del cosa, come, chi. Intorno a ottobre abbiamo iniziato a porci il problema del candidato sindaco, individuando per questa figura due possibili nomi esterni al gruppo. Con il passare del tempo, però abbiamo capito che queste due persone non  avevano le nostre stesse priorità e la nostra stessa visione di Frascati. Siamo arrivati così, al giorno in cui il gruppo ha proposto la  mia candidatura. Dopo un giorno di intense riflessioni e di confronto in famiglia ho accettato!

La sua lista è molto vicina all'esperienza di Grottaferrata de La città al Governo. C'è un'unità di intenti tra queste due esperienze politiche?

Sicuramente tra Frascati in Comune e la Città al Governo ci sono affinità di indirizzo strategico e di metodo per la conduzione politica delle nostre due comunità: frascatana e grottaferratese. L'identità di visione strategica è derivata dal confronto esercitato dall'autunno del 2013 e dal comune riferimento al modello rappresentato dai "Comuni Virtuosi", quelli in cui l'impegno creativo degli amministratori ha consentito di raggiungere traguardi inaspettati nel risparmio energetico, nella gestione dei rifiuti, nella salvaguardia del territorio, nel recupero e nell'uso civico del patrimonio pubblico e, insomma, nel miglioramento complessivo della qualità della vita dei cittadini. Le nostre due formazioni condividono: il metodo con cui perseguire l'obiettivo di "comune virtuoso", partecipazione e trasparenza e la convinzione che al territorio dei Castelli si debba guardare con un'ottica sovracomunale.

Se dovesse indicare tre punti di forza della sua lista cosa metterebbe in evidenza?

La coesione, la capacità di progettare e fare, la sobrietà

Turismo, periferie ed efficienza della raccolta differenziata, sono temi importanti per Frascati. Voi cosa proponete?

Per il turismo pensiamo che occorra lavorare per inserire Frascati nei vari circuiti di promozione turistica (Comunità Montana, GAL, Regione Lazio, Tour Operator) con offerte strutturate. Tutto questo, però, può e deve avvenire solo dopo aver riportato la nostra città ai suoi antichi fasti di perla dei Castelli Romani, incentivando le varie eccellenze, ad esempio nella viticoltura e  nell’enogastronomia, lavorando sulle periferie e facendo diventare il centro un giardino all’aperto. Per la raccolta differenziata, oltre all’ottimizzazione del metodo porta a porta esistente, proponiamo la tariffa puntuale, più differenzi meno paghi.

Mettiamo il caso che il 26 maggio lei sarà il nuovo sindaco di Frascati. Primi 100 giorni di amministrazione. Cosa farà nell'immediato?

Visto che il centro del nostro programma è la trasparenza e la partecipazione, la prima cosa che farei, dopo ovviamente aver formato la squadra di assessori, è improntare subito lo “Sportello delle Opportunità” e la comunicazione multicanale, convocare tutte le associazioni, i comitati di quartiere, i centri anziani per confrontare le nostre idee, con più cittadini possibile, ed avere un quadro chiaro delle urgenze.

Oltre a questo ci sono, comunque, anche interventi che abbiamo individuato e la cui realizzazione è quasi a costo zero: ottimizzazione delle risorse per mantenere più pulita la città, per migliorare il servizio di raccolta differenziata e per rendere il traffico più scorrevole in alcuni momenti della giornata, avviare un dialogo per la promozione di politiche consortili con i comuni vicini nell’ottica ad esempio di un risparmio sui servizi pubblici territoriali, apertura del Parco Archeologico di Cocciano, con gli stessi orari del Parco dell’Ombrellino, e con interventi di manutenzione sulle centinaia di piante di ulivo. Nella stagione giusta si può fare la raccolta dei frutti e condividere tra le persone partecipanti l’olio prodotto. Lo stesso metodo si potrebbe usare per realizzare un orto sinergico. L’esperienza sarebbe poi da replicare in altri parchi e luoghi della città.

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