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Grottaferrata Grottaferrata / piazzetta Eugenio Conti

Grottaferrata, Rita Consoli: "Con noi gli elettori di centro-sinistra possono scegliere"

La Città al Governo sostiene come candidata sindaco per Grottaferrata Rita Consoli, già consigliera comunale che si propone come alternativa al centro-sinistra e al candidato del Partito Democratico Alessandro Broccatelli

Trai 5 candidati sindaco che il prossimo 25 maggio si sfideranno nella città criptense dei Castelli Romani per conquistare la fascia tricolore c'è anche una donna. E' Rita Consoli, ex capogruppo del Partito Democratico,  sostenuta ora nella sua corsa da prima cittadina dal Movimento Civico "La Città al Governo" che si propone ai cittadini di Grottaferrata come alternativa al centro-sinistra dopo la prematura fine dell'esperienza della Giunta guidata da Gabriele Mori.

Rita, come nasce la sua candidatura a sindaco con La Città al Governo?

Nasce per una concomitanza di fattori che hanno consentito l’incontro tra persone di diversa provenienza politica, tutte nell’orizzonte del centro sinistra e di forte esperienza nella Società civile e nell’associazionismo. È stato un incontro spontaneo, libero, aperto, nel quale ci si è confrontati sui contenuti che doveva avere un movimento capace di rappresentare "il nuovo Centro-Sinistra". Così è nata La Città al governo. Si è parlato di contenuti e così sono stati avviati i tavoli di partecipazione per consentire di lavorare su questi contenuti nel modo più ampio possibile.

Poi si è affrontato anche il tema degli strumenti operativi per affrontare adeguatamente un campagna elettorale e dunque si è parlato di liste elettorali e, naturalmente, del candidato Sindaco. Anche questa scelta è avvenuta in modo naturale, spontaneo. Alcuni amici hanno avanzato la mia candidatura e tutti hanno ritenuto che io potessi rappresentare le posizioni di rinnovamento auspicate nella proposta politica del nostro movimento. Ho accettato, consapevole dell’impegno gravoso, ma anche stimolante, che sto assumendo con la certezza che non verrà mai meno il conforto, il sostegno e l'impegno di questo appassionato e appassionante movimento.

Rispetto agli altri candidati sindaco in cosa si contraddistingue il vostro programma elettorale?

Diciamo subito che troppo spesso i programmi elettorali sono poco più che un elenco di buone intenzioni. D’altra parte occorre dire cosa si vuole fare. Noi de La Città al Governo abbiamo scelto di rovesciare il metodo, non proponendo un programma, ma partendo dal basso, costruendo un progetto insieme, attraverso tavoli di partecipazione su temi specifici. Si tratta di gruppi di lavoro permanenti che, al di là del risultato elettorale, resteranno attivi e saranno uno dei principali strumenti partecipativi.

La nostra visione politica ha come fondamento l'azione amministrativa dei Comuni Virtuosi, un’associazione nazionale di comuni che hanno deciso di riunirsi per condividere “le buone pratiche”, basate su partecipazione, sostenibilità, sobrietà. Penso che questo sarà lo spartiacque tra il nostro programma e quello delle altre forze politiche  che parteciperanno alle prossime consultazioni elettorali. 

Dell'operato della giunta Mori cosa contesta e cosa invece"salva"?

La  precedente Amministrazione ha sofferto fin dall’inizio di forti personalismi, un evidente limite. Una gestione chiusa e accentrata, dove il confronto e l’informazione, anche quella più elementare, erano relegati al rango di puri formalismi. Difficilissimo lavorare in simili condizioni. Di quanto fatto dall'amministrazione Mori si salva, forse, il Documento Preliminare di Indirizzo per la formazione del nuovo strumento di pianificazione urbanistica, anche se migliorabile, in particolare negli aspetti di salvaguardia del territorio. Salverei anche l’intuizione di “Grottaferrata Città del libro” che, se pur non si è riusciti a tradurre in un progetto stabile e dai contenuti definiti, resta tuttavia una buona base di partenza su cui costruire un progetto culturale di alto profilo. Un’altra intuizione è stata l’istituzione del Tavolo permanente per la scuola e tutto il lavoro sui regolamenti del comune.

Pensa che un centro-sinistra diviso a Grottaferrata possa favorire lo schieramento opposto e il Movimento 5 stelle?

Il nostro movimento "La Città al Governo" come detto è un’alternativa per un nuovo centro-sinistra. Non è un caso se le due precedenti amministrazioni di centro-sinistra a Grottaferrata abbiano terminato prima del tempo il loro mandato. Sono prevalsi sull'interesse generale i particolarismi e questi hanno compromesso la stabilità e la coerenza politica delle amministrazioni.

La novità oggi a Grottaferrata è che gli elettori di centro-sinistra hanno la possibilità di scegliere. Fino a ieri dovevano limitarsi stancamente a una scelta tradizionale, oggi hanno una concreta alternativa che può consentire la scelta di una proposta nuova e credibile quale è quella de "La Città al Governo". Noi ci rivolgiamo a tutti i cittadini che si riconoscono nei valori di una sana amministrazione.

Le divisioni sono a volte necessarie per assicurare chiarezza  e crescita, per superare schemi logori a nostro avviso non più praticabili nell'interesse generale della città. In risposta alla sua domanda posso dire che la nostra proposta è tesa ad assicurare un governo stabile ed efficace che potrà essere tale se compreso, condiviso e sorretto dai cittadini. Non ci poniamo il problema dal mero punto di vista elettoralistico, ma  sulla prospettiva di cambiamento. La Città al governo incarna questo cambiamento perché è costituito da donne e uomini che in questi anni non sono stati alla finestra, ma hanno costruito proposte serie e verificabili su rifiuti, acqua pubblica e battaglie sui temi ambientali di Grottaferrata. Siamo un movimento che si è conquistato sul campo e non da oggi la propria credibilità.

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