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Grottaferrata Grottaferrata / piazzetta Eugenio Conti

Vittorio Magnani: "Metto la mia esperienza a servizio di Grottaferrata"

Per anni dietro le quinte dell'amministrazione di Grottaferrata ora si Vittorio Magnani ex capo ragioneria del Comune si presenta come candidato sindaco sostenuto dalle liste civiche L'esperienza per crescare e Amministriamo insieme

Vittorio Magnani è stato per anni capo ragioneria del Comune di Grottaferrata e quindi conosce Palazzo Consoli nei suoi più profondi meandri e mette la sua esperienza di tecnico amministrativo a servizio della sua città e dei suoi cittadini.

Come nasce la sua candidatura e come si caratterizzano le liste che la sostengono?

Nel corso della mia esperienza di cittadino e di responsabile dell’area economico-finanziaria del Comune si può dire che sono cresciuto a Grottaferrata e insieme a Grottaferrata. E lungo gli anni, ho vissuto molti cambiamenti occorsi nella cittadina e partecipato attivamente a molti provvedimenti amministrativi. Così, quando molte persone a me vicine mi hanno spinto a presentarmi come candidato sindaco, non ho potuto che accogliere con entusiasmo l’idea di prestare la mia esperienza a un progetto civico che restasse lontano dai condizionamenti della politica e fosse animato solo dall’impegno a trovare soluzioni concrete ai problemi e alle esigenze della cittadinanza.

D’altronde, quella che è ormai “l’ex-perla” dei Castelli Romani deve le uniche cose buone fatte recentemente a un’amministrazione formata da liste civiche e non certo a quanto fatto (o, per meglio dire, “promesso”) dai professionisti della politica. Così, ho deciso nella convinzione che il valore dei miei 42 anni di servizio all'interno del Comune di Grottaferrata possa dare finalmente quel qualcosa in più che fino ad oggi è mancato.

Il percorso fin qui svolto, forse silenzioso ma al tempo stesso concreto e determinato, è straordinario. l candidati delle mie due liste civiche, che appartengono a diverse generazioni, rappresentano quanto di meglio possa fornire il territorio: gente semplice, colta, grintosa, con molta voglia di fare per il bene della città, con il giusto mix di competenze (dal sociale alla scuola, al commercio, l’amministrazione, la cultura, lo sport, l’ambiente, ecc.) e appartenenze generazionali. Se i cittadini non si lasceranno sedurre dall’incanto dei parolai ne vedremmo delle belle e potremo davvero cambiare le cose. Basta liberarci dalle ideologie, ripartire dal territorio e da nuovi metodi di ascolto e partecipazione, valorizzando nel modo giusto l’esperienza.

Lei ha una grande esperienza amministrativa da dietro le quinte, come pensa di farla valere per la gestione di Grottaferrata?

Intendo far valere la mia esperienza mettendola a disposizione non dei grandi manovratori della politica, ma dei cittadini, avvicinandomi a loro come ho sempre fatto con il mio lavoro. In primo luogo, conoscendo bene la struttura comunale, ritengo di saperla riorganizzare al fine di valorizzare al meglio il personale che vi lavora e le potenzialità ad oggi inespresse. È, questa, una condizione fondamentale per essere in grado di offrire servizi e risposte rapide alla cittadinanza, insieme alla capacità di reperire le risorse economiche necessarie attraverso una oculata gestione della spesa e una riduzione degli sprechi di Bilancio. L’importante, però, sarà coniugare questa mia esperienza con nuovi metodi di ascolto e partecipazione, per ricostruire quel rapporto tra amministrazione, cittadini e territorio, ormai logoro da anni.

Se dovesse indicare 3 punti centrali del suo programma per gli elettori che ci leggono cosa metterebbe in evidenza?

Oggi posso riconoscere il valore della mia lunga esperienza amministrativa nella capacità di guardare agli ambiti della vita sociale e amministrativa in una visione d’insieme. Il limite subentra quando non si riconosce il legame tra l’amministrazione, i servizi per i cittadini la cura del territorio, l’educazione, lo sport, il turismo, il commercio, le opere pubbliche, e perfino la valorizzazione della memoria storica del paese e il consolidamento dei rapporti sociali.  Di certo, la mia amministrazione presterà la massima attenzione ai fenomeni di disagio sociale e familiare, con l’intento, in primo luogo, di promuovere l’occupazione di giovani incentivandoli alla costituzione in cooperative che possano assumere incarichi utili per la collettività e garantendo loro spazi di lavoro collaborativo (coworking) e un’adeguata informazione su bandi e nuove opportunità.

Il recente calo della percentuale di raccolta differenziata a Grottaferrata suggerisce di affrontare con attenzione questo tema di primaria importanza, ecologica ed economica, per la cittadinanza. Esso richiede non solo un servizio di raccolta efficiente, ma anche delle iniziative informative e di sensibilizzazione sui temi del corretto conferimento, del riciclaggio e della riduzione dei rifiuti alla fonte.  Tutto ciò è finalizzato non solo alla cura dell'ambiente ma anche al l'abbassamento dei costi di servizio e della relativa tassa. Certamente mi impegnerò a dare seguito ai progetti per la necessaria istituzione di un’isola ecologica che sia un modello di gestione di cura del territorio e di educazione ambientale. Ricorderei, infine, l’immediato impegno amministrativo per promuovere la realizzazione di due progetti sanitari di grandissima utilità: la creazione di un punto di primo soccorso e di un poliambulatorio per le persone sopra i 65 anni di età. Si tratta di due progetti dettagliati per i quali già stiamo lavorando da tempo e che potrebbero realizzarsi in tempi rapidi.

La gestione commissariale di questi mesi a Grottaferrata è stata molto contestata per alcune scelte amministrative (caro parcheggi, lottizzazione Cartabrutta) e si è incrinato il rapporto tra amministrazione e cittadini. Come pensate di ricrearlo se la sua coalizione dovesse vincere le elezioni?

Ho sempre pensato ad una figura di Sindaco che sappia semplicemente stare quotidianamente tra la gente ridando valore all’incontro e alla condivisione di problemi e soluzioni.
Già nel corso di molti tavoli di lavoro, per discutere dei differenti punti di programma, si è visto il valore delle diverse prospettive dei candidati. Negli incontri aperti alla cittadinanza abbiamo cercato di presentare le nostre proposte dando la parola anche ai nostri concittadini per un confronto reale sulle specifiche esigenze del territorio. Nella continuità di questo percorso individuo la possibilità di demolire quel muro che si è creato tra amministrazione e cittadini. Rafforzare questo rapporto sarà il valore principale che attraverserà ogni aspetto dell’agenda di lavoro. Il contatto diretto con gli abitanti di Grottaferrata e il miglioramento degli strumenti di trasparenza e partecipazione attiva sul portale web del Comune consentiranno di condividere quotidianamente le proposte da valutare e i problemi da risolvere.

Mettiamo caso che il 26 maggio lei vinca le elezioni. Cosa farà nei primi 100 giorni di governo della città?

Penso che i nostri concittadini resteranno sorpresi di quanto rapido potrà essere il rispetto degli impegni presi e di quanto poche parole siano sufficienti a fare molto. La diminuzione delle indennità per gli amministratori è già un primo passo fondamentale che, ci tengo a sottolineare, solo noi ci siamo impegnati a garantire per destinare maggiori risorse agli ambiti di maggiore necessità, a partire dal sociale. È questa una precondizione necessaria, in questo momento di difficoltà, per non lasciare campo alle vane promesse cui assistiamo regolarmente in clima di campagna elettorale: progetti bellissimi ma dalla scarsissima fattibilità economica.

Mentre si getteranno le basi per i progetti più importanti, che non possono certo realizzarsi in 100 giorni,  si potrà ripartire dai piccoli problemi, con cui si confronta quotidianamente il cittadino. Penso, tanto per fare un esempio, a questioni di decoro urbano o alla questione dei parcheggi, per i quali si potrà immediatamente ripristinare la possibilità di integrazione e la tariffa minima a 25 centesimi. Spesso sorgono nuovi problemi e un programma deve sempre restare aperto e sensibile alle esigenze concrete della cittadina e dei suoi abitanti. Certo è che un amministrazione basata sull’ascolto e la partecipazione dei cittadini dovrà anche, immediatamente, lavorare per rafforzare quel rapporto di cui prima parlavamo, organizzando un calendario periodico di incontri con i cittadini, le realtà associative e i comitati di quartiere per condividere progettualità, approfondire le proposte e valutarne la fattibilità con la rinnovata consapevolezza di chi può ora conoscere meglio le cose “dall’interno”.

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