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Martedì, 23 Aprile 2024
Marino Marino / Via del Granaio

Il Mitreo di Marino in pericolo per la costruzione di un palazzo di cinque piani

Rischia di scomparire per la costruzione di una palazzina di cinque piani uno dei più noti reperti archeologici di Marino: il mitreo. Il nuovo condominio sorgerà proprio sulla strada sopra il sito archeologico

Uno dei reperti archeologici più preziosi di Marino potrebbe essere in pericolo: la denuncia arriva dal consigliere comunale di Marino ed ex candidato sindaco Ugo Onorati.

Il sito a cui fa riferimento Onorati è il Mitreo marinese, un santuario dedicato al culto di Mitra, databile intorno al 150 d. C. ricavato da una cisterna scavata nel peperino, pertinente a una villa romana del I secolo a.C. adiacente al centro storico, nei pressi della stazione ferroviaria.

Il pericolo arriva da una vecchia concessione del Comune di Marino datata 2003 che permette a una società di edificare una palazzina di cinque piani lungo via del Granaio proprio alla fine della strada che sovrasta il Mitreo. Il progetto edificatorio prevede un profondo sbancamento da via del Granaio alla sottostante via del Montano, lungo la dorsale collinare che scende fino a via della stazione: praticamente a fianco della Casina Colonna, dove ha vissuto per anni lo scultore Umberto Mastroianni.

"La società interessata - ha spiegato Onorati - già fatta oggetto di un fermo lavori da parte della Soprintendenza per trenta giorni, ha proceduto alla demolizione parziale di alcuni resti archeologici di epoca tardo medievale in superficie: un tratto delle mura del castello di Marino e abitazioni coeve in tufelli di peperino".

"Poiché il progetto edificatorio prevede il piano di ingresso alla palazzina a circa sette metri sopra la volta della cisterna mitraica - continua Onorati - è dato pensare che le fondamenta del fabbricato potrebbero scendere ancora più in profondità, intaccando il monumento nella sua integrità con danni irreparabili, causati dalle operazioni di scavo, o addirittura per lo sfondamento della volta del Mitreo stesso".

La stampa nazionale ha dato risalto alla vicenda e al rischio della scomparsa di un sito archeologico che potrebbe rientrare nei siti dell'Unesco. L'archeologo Salvatore Settis, ex presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, ha scritto un articolo dettagliato sul Sole 24 ore apparso lo scorso 26 giugno che descrive il Mitreo marinese come "la più importante, più bella e meglio conservata delle immagini dipinte di Mitra, entro la cisterna di una villa romana trasformata in luogo di culto alla fine del II secolo d.C."

Il noto archeologo non usa mezzi termini per descrivere il progetto di costruzione della palazzina sopra il mitreo: "Il dissennato progetto prevede un ampio sbancamento, per collocare l'ingresso della palazzina sette metri sopra la volta del mitreo: lo scavo per le fondamenta danneggerà dunque irreparabilmente un luogo di culto e d'arte di enorme importanza, data anche la natura del terreno e dei materiali usati (fra cui il peperino). A quel che pare, l'inizio dei lavori ha già danneggiato l'aula mitriaca, perchè gli scavi hanno tranciato una condotta di acque scure che hanno cominciato a riversarsi nell'antico luogo di culto. Il dio invictus che prometteva ai suoi fedeli la vittoria sul male e la salvezza eterna riuscirà a essere salvato? O dovremo assistere a questa ennesima barbarie, i riti empi dei palazzinari che distruggono cinicamente la nostra storia? Vale di più la licenza edilizia rilasciata da un comune o il principio di tutela del patrimonio storico-artistico sancito dalla Costituzione e garantito dalla legge?"

Non bisogna dimenticare, infine, che la Provincia di Roma da anni ha stanziato un finanziamento di 340 mila euro per il recupero del Mitreo di Marino, al fine di renderlo visitabile ai turisti e ai cittadini di Marino, che spesso ne ignorano perfino l’esistenza.

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