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Una nuova mega discarica a Velletri. Tutti contro il progetto

Un mese fa la richiesta di valutazione ambientale da una neocostituita società, la Ecoparco srl, che vorrebbe creare nella zona di Lazzaria un mega impianto di trattamento dei rifiuti che servirà si pensa per Roma Capitale

L'estate mette a dura prova l'ambiente di Velletri, se procede l'iter per la realizzazione dell'impianto di compostaggio industriale per smaltire la parte organica della raccolta differenziata proposto dall'amministrazione comunale e dalla municipalizzata Volsca Ambiente, una società privata ipotizza la realizzazione di una mega discarica nella zona di Lazzaria in via dei Cinque Archi nell'area di un ex cava di pozzolana.

Due mesi fa nel mese di luglio si è costituita una società, la Ecoparco srl, chea fine mese, il 25 agosto scorso, ha presentato al Comune di Velletri l'istanza di pubblicazione di una Valutazione di Impatto Ambientale di un polo per il trattamento dei rifiuti composto da ben cinque impianti: un impianto di trattamento ed essiccazione dei rifiuti, un impianto di compostaggio, un impianto di trattamento del percolato, una discarica e un impianto di distribuzione del gas prodotto dagli impianti.

Gli impianti a regime gestirebbero circa  270mila tonnellate l'anno di rifiuti, così tanto che non basterebbero tutti i rifiuti dei Castelli Romani per riempirla, ma servirebbero quelli di Roma che come è noto è in affanno dopo la chiusura di Malagrotta.

La cosa che colpisce di più guardando la zona dove potrebbe sorgere la nuova Malagrotta è che è una zona completamente agricola con produzioni di qualità, aziende agricole e soprattutto area di produzione del vino tipico di Velletri. Subito le associazioni ambientaliste hanno manifestato la loro contrarietà al progetto privato di centro di trattamento dei rifiuti e il circolo La Spinosa ha subito alzato le barricate: "La nostra opposizione a questa ennesima devastazione sarà quanto mai ferma e ci auguriamo che chi ha a cuore l’ambiente, tutto il mondo agricolo e tutti i cittadini di Velletri supportino la nostra lotta", dichiarano in una nota di stampa gli attivisti.

Anche la politica non resta a guardare e subito si sono alzati i no della maggioranza del Sindaco Fausto Servadio e del Partito Democratico di Velletri: "La politica sui rifiuti non si può più improvvisare e gestire in emergenza, il partito ha idee molto chiare sulla gestione dei rifiuti: si parte con il porta a porta e si punta a massimizzare il recupero e il riciclo. Basta Tmb e basta discariche! Velletri ha già in programma la realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica che sta completando l’iter amministrativo della valutazione di impatto ambientale, una soluzione ponderata e pianificata  che sosteniamo con forza perché coerente con gli obiettivi della gestione virtuosa dei rifiuti", scrive in una nota il Pd di Velletri.

"Il progetto della Ecoparco presenta volumi e complessità che non rispondono alle esigenze del nostro territorio - continua la nota di stampa - Centinaia di migliaia di tonnellate trattate ogni anno per una capienza della discarica di 3 milioni di metri cubi sono numeri enormi che confermano il sospetto che qualcuno voglia convogliare qui i rifiuti indifferenziati di Roma. Nell’apprezzare la pronta reazione del sindaco Fausto Servadio che già la scorsa settimana ha scritto alla Regione Lazio per bloccare ogni attività in merito, il Partito democratico si fa promotore di iniziative sul territorio e nei consessi politici per ostacolare questo progetto; chiede, insieme alla maggioranza, la convocazione di un Consiglio straordinario e promuove un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente per confermare la totale estraneità di interessi pubblici e sostenere le politiche avviate", conclude la dirigenza democratica.

A intervenire direttamente nel dibattito è il presidente del Consiglio Comunale Daniele Ognibene, già assessore all'ambiente nella scorsa amministrazione: "Da assessore all'Ambiente del Comune di Velletri mi sono sempre battuto affinché la nostra Città avviasse una politica sui rifiuti che la portasse nel medio tempo ad essere, non più la Cenerentola dei Castelli Romani ma, una delle realtà all'avanguardia nella raccolta e nel riciclo, in modo da non devastare l'ambiente con pericolose discariche. Da anni abbiamo iniziato l'iter per estendere su tutto il territorio cittadino la raccolta differenziata porta a porta, oggi una realtà per circa 25 mila cittadini", scrive sulla sua pagina Facebook.

Ognibene spiega anche la necessità di realizzare l'impianto di compostaggio, detto anche a biogas: "Chiaramente, non può esistere raccolta differenziata senza impianti di trattamento della frazione organica, cosa ben diversa dalla discarica o dal termovalorizzatore. Per questo, in sinergia con Regione e Provincia, abbiamo avviato un iter per la realizzazione di un impianto per il trattamento dell'umido, dimensionato per il nostro territorio e con impatto pari a zero per Velletri".

"Oggi si scopre che dei PRIVATI vogliono creare, nella nostra zona, un polo dei rifiuti, utile solo agli interessi di Roma e dei soliti prenditori, che nulla ha a che vedere con le esigenze di Velletri, ritornando anche al vecchio sistema delle discariche, che nella zona indicata dei Cinque Archi evoca ricordi drammatici. Da Presidente del Consiglio e da cittadino farò di tutto per scongiurare questa violenza al nostro territorio", conclude il Presidente ricordando che anni fa nella zona sorgeva già una discarica indifferenziata su cui sono aperte inchieste della magistratura per la mancata bonifica.

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