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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Raid al Tribunale di Velletri, gli arrestati al giudici: "Vi diamo fuoco"

Parenti e amici dei tre condannati per stupro si sono infuriati al pronunciamento della sentenza. Minacce ai giudici e corridoi del tribunale a soqquadro: in venti arrestati, dodici uomini e sei donne

Otto anni e sei mesi per lo stupro di una minorenne avvenuto nel 2010 a Torvajanica. Al pronunciamento del verdetto il tribunale si è trasformato in un 'arena: urla, vetri rotti, lancio di oggetti contro i militari e corridoi messi a soqquadro. "Uscite fuori, tanto vi troviamo. Vi diamo fuoco". Così urlavano, rivolti ai magistrati, parenti e amici dei tre giovani condannati, imbufaliti per una sentenza ritenuta "eccessiva" e finiti subito in manette. Sono venti, dodici uomini e otto donne tra i 19 ai 60 anni, arrestati con le accuse di minaccia a corpo giudiziario, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

Un vero assedio quello avvenuto all'interno del tribunale di Velletri, ieri sera intorno alle 21, quando i tre imputati sono usciti dall'aula in manette. Lì la rabbia si è scatenata come una furia fino a che non sono arrivati i rinforzi: venti pattuglie dei carabinieri da Castel Gandolfo, Palestrina, Anzio, Colleferro e alcune della polizia da Albano e Colleferro. Tra i carabinieri sono rimasti feriti sei militari, mentre anche una loro pattuglia è stata danneggiata.

"In quarant'anni di carriera non ho mai assistito ad una cosa del genere, giudici asserragliati nella camera di consiglio, l'aula assediata: una cosa fuori da ogni immaginazione", ha commentato Francesco Monastero, presidente del Tribunale di Velletri. "Non nascondo che sono stati momenti di panico assoluto - ha proseguito Monastero - .Io ho lasciato tribunale intorno alle 19 ma poi è arrivata la telefonata dei miei colleghi bloccati in camera di consiglio mentre si scatenava la rabbia folle degli amici e parenti dei condannati". Duro anche il commento dell'Associazione nazionale magistrati. "Come in molti altri casi di attacchi personali, intimidazioni, minacce rivolti a magistrati impegnati nel loro lavoro, anche in questo ennesimo, intollerabile atto - ha detto l'Anm - non è difficile individuare gli effetti di una lunga e irresponsabile campagna di delegittimazione della magistratura e delle sue decisioni. L'episodio non ha avuto conseguenze ancora più gravi solo grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine. La vicenda ripropone con forza il problema delle misure di sicurezza degli uffici giudiziari e della presenza delle forze dell'ordine nelle aule, troppe volte sguarnite o presidiate in modo del tutto insufficiente".

LO STUPRO - Lo stupro per il quale sono stati condannati ieri sera tre ragazzi dal Tribunale di Velletri avvenne nell'aprile del 2010 a Torvajanica, nel giorno di Pasquetta. A finire condannati due gemelli ventenni con origine argentine e rom e appartenenti ad una famiglia nomade, e un 21enne di Torre Annunziata. Per loro la condanna è stata di otto anni e sei mesi per avere violentato una ragazza che all'epoca aveva 16 anni.

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