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Velletri Ariccia / Piazza Benedetto Cairoli

Velletri: l'Acea stacca l'acqua a una famiglia, aveva chiesto un rimborso per fatture errate

Non c'è pace per i cittadini di Velletri e l'Acea: è di questi giorni la storia di Marco e della sua famiglia che si è visto chiudere i rubinetti dopo aver chiesto un rimborso per fatture errate

Marco è un padre di famiglia di Velletri e nel 2009 riceve una bolletta dell'acqua della cifra consistente di 1000 euro. Dopo la rabbia iniziale effettua dei controlli e si accorge di un clamoroso errore: Acea aveva calcolato il consumo applicando la tariffa per i non residenti, mentre lui e la sua famiglia erano da anni regolarmente iscritti all’anagrafe di Velletri.

“Ho presentato a quel punto un formale reclamo – racconta Marco– chiedendo la rettifica della bolletta, che nel frattempo avevo pagato, e la restituzione della somma non dovuta”

Dopo due anni di lunga attesa da Acea arriva una nuova bolletta per il 2010, di 200 euro. Del rimborso di 500 euro che spettava a Marco, però, non vi è traccia. Inutili le telefonate al call center, inutili le proteste agli sportelli: quei soldi pagati in più sembravano ingoiati dalla burocrazia.

“Di fronte a questa nuova bolletta ho chiesto che l’importo di 200 euro venisse perlomeno detratto da quel credito” spiega Marco, che usa quello che in economia si chiama il buon senso del padre di famiglia, ma non ottenendo nessuna risposta scrive allora al  Garante delle risorse idriche della Regione Lazio, Raffaele Di Stefano, e al responsabile della segreteria tecnica operativa dell’Ato 2, Alessandro Piotti. Due email inviate il 10 marzo scorso, che ricostruivano nei dettagli la sua vicenda.

Anche in questo caso nessuna risposta positiva anzi nei giorni scorsi l'Acea decide di sigillare il contatore della famiglia di Marco per morosità, quando ad essere in debito con la famiglia Veliterna è proprio l'Acea.

Con i rubinetti chiusi Marco decide di recarsi dai carabinieri di Velletri e presentare regolare denuncia:  "“Loro hanno chiamato Acea, per verificare se almeno potevano portarmi una cisterna d’acqua – spiega Marco – ma l’operatore è stato inflessibile: è un moroso per 199,02 euro, niente acqua, neanche con la cisterna”.

Il comitato acqua pubblica di Velletri sta seguendo ora dopo ora questa vicenda e saranno fatti tutti i passi necessari per la tutela di questa famiglia, il cui caso è stato già sottoposto al gruppo di legali che assiste il comitato di Velletri.

"Vogliamo infine ricordare come questa storia sia accaduta nel 2010, mentre a Velletri Acea distribuiva acqua fuori legge, con valori di arsenico che superavano, in alcune zone della città, i 50 microgrammi litro - riferiscono dal comitato di Velletri -Un caso che si aggiunge alle centinaia di contestazioni della tariffa dell’acqua per gli anni 2008 e 2009, che non ha rispettato gli accordi firmati al momento del passaggio della gestione dal Comune di Velletri ad Acea. Su questi due punti – l’arsenico e la tariffa - il comitato ha già presentato due esposti alla Procura della Repubblica di Velletri, che sicuramente saprà verificare con cura se sono state violate le norme che tutelano la salute e i diritti economici della popolazione".

"Chiediamo ora che intervengano immediatamente le autorità di vigilanza, ad iniziare dall’Autorità d’Ambito, presieduta dal presidente Nicola Zingaretti. Chiediamo poi che il governatore Renata Polverini verifichi immediatamente il comportamento del garante regionale Raffaele Di Stefano. Qualora fosse confermato il suo mancato intervento a tutela di un utente le dimissioni dell’avvocato Di Stefano sarebbero, a nostro avviso, un atto dovuto" rispondono con forza i rappresentanti del comitato acqua pubblica di Velletri.

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